Epicarmo Corbino: Il Problema Del Ceto Medio (1945) Rara Edizione

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Descrizione

EPICARMO CORBINOIL PROBLEMA DEL CETO MEDIO... Roma, Tip. Camera dei Deputati, 1945 Cm.21, pp.23; brossura editoriale (difetti) Interessante edizione d'epoca,pubblicazione relativa al discorso tenuto dal deputato siciliano (di Augusta) Corbino alla Consulta nazionale, sulle dichiarazioni del Presidente del Consiglio nella seduta del 27 settembre 1945,*con l'intervento del Corbino, all'epoca Consultore della Confederazione Nazionale dell'Industria, e pertanto portavoce delle esigenze economiche e politiche degli industriali italiani,**sollevando la questione dei problemi del ceto medio, delle sua problematiche connesse al reddito e alla ricchezza immobilizzata (case, terreni,...) ossia quella ricchezza che non produce reddito,....con anche qualche dato statistico-economico, e riferimenti ai tabacchi e al Monopolio di Stato, il meccanismo della riscossione delle imposte,...**rilevando che esiste un sistema economico in cui non c'è la produzione del reddito,**e riferimento ai prezzi e alla situazione monetaria, alla Germania causa di "questa tragica diffusione della cultura monetaria fra i popoli", al marco e all'unità monetaria, alla politica errata, alla Russia e agli Stati Uniti d'America e all'Inghilterra,...**complessivamente dissertazione tuttora di grande attualità!*  DI INTERESSE POLITICO, ECONOMICO, SOCIOLOGICO, BIBLIOGRAFICO *rara edizione, attualmente nessun esemplare noto nel sistema bibliotecario nazionale italiano* Discreta conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, sparse fioriture e sgualciture e strappetti e difetti vari marginali, fioriture e strappetti e difetti vari marginali alle copertine. *(l'immagine allegata raffigura un particolare della copertina anteriore, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)* *###* *dal web, wikipedia:* ***Epicarmo Corbino** ([Augusta](https://it.wikipedia.org/wiki/Augusta_\(Italia\) "Augusta (Italia)"), [18 luglio](https://it.wikipedia.org/wiki/18_luglio "18 luglio") [1890](https://it.wikipedia.org/wiki/1890 "1890") – [Napoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Napoli "Napoli"), [25 aprile](https://it.wikipedia.org/wiki/25_aprile "25 aprile") [1984](https://it.wikipedia.org/wiki/1984 "1984")) è stato un [politico](https://it.wikipedia.org/wiki/Politico "Politico") ed [economista](https://it.wikipedia.org/wiki/Economista "Economista") [italiano](https://it.wikipedia.org/wiki/Italia "Italia"). Fu [deputato](https://it.wikipedia.org/wiki/Deputato "Deputato")all'[Assemblea Costituente](https://it.wikipedia.org/wiki/Assemblea_Costituente_della_Repubblica_Italiana "Assemblea Costituente della Repubblica Italiana"), e deputato alla [Camera](https://it.wikipedia.org/wiki/Camera_dei_deputati "Camera dei deputati") nella [I legislatura](https://it.wikipedia.org/wiki/Deputati_della_I_Legislatura_della_Repubblica_Italiana "Deputati della I Legislatura della Repubblica Italiana").* * Nel [1923](https://it.wikipedia.org/wiki/1923 "1923"), benché non fosse laureato, vinse la cattedra di Economia all'[Università di Napoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Universit%C3%A0_Federico_II "Università Federico II"). Fu anche importante collaboratore del[Giornale degli economisti e Annali di economia](https://it.wikipedia.org/wiki/Giornale_degli_economisti_e_Annali_di_economia "Giornale degli economisti e Annali di economia"). Nel [1943](https://it.wikipedia.org/wiki/1943 "1943") partecipò al [primo governo Badoglio](https://it.wikipedia.org/wiki/Governo_Badoglio_I "Governo Badoglio I") nella sede di [Brindisi](https://it.wikipedia.org/wiki/Brindisi "Brindisi"), in qualità di ministro all'Industria e Commercio, ma se ne dimise nel [1944](https://it.wikipedia.org/wiki/1944 "1944") per contrasti sulla direzione politica.**Nacque in un'umile famiglia [siciliana](https://it.wikipedia.org/wiki/Sicilia "Sicilia"). Frequentò le scuole tecniche e, trasferitosi a [Catania](https://it.wikipedia.org/wiki/Catania "Catania"), conseguì il diploma di ragioniere. Fu il fratello minore di [Orso Mario Corbino](https://it.wikipedia.org/wiki/Orso_Mario_Corbino "Orso Mario Corbino"), il fisico direttore dell'Istituto Superiore di Fisica di Via Panisperna, maestro di [Fermi](https://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Fermi "Enrico Fermi"),[Pontecorvo](https://it.wikipedia.org/wiki/Bruno_Pontecorvo "Bruno Pontecorvo"), [Amaldi](https://it.wikipedia.org/wiki/Edoardo_Amaldi "Edoardo Amaldi") (prima noti come “i ragazzi di Corbino”, appunto), e anch'egli uomo politico (fu ministro con [Ivanoe Bonomi](https://it.wikipedia.org/wiki/Ivanoe_Bonomi "Ivanoe Bonomi") e[Benito Mussolini](https://it.wikipedia.org/wiki/Benito_Mussolini "Benito Mussolini")). Diversamente da lui, però, Epicarmo fu sempre un convinto antifascista ed ebbe uno spirito liberale.* *Rappresentante liberale alla [Consulta](https://it.wikipedia.org/wiki/Consulta "Consulta"), deputato all'[Assemblea Costituente](https://it.wikipedia.org/wiki/Assemblea_Costituente_della_Repubblica_Italiana "Assemblea Costituente della Repubblica Italiana") (autore, fra l'altro, dell'emendamento al III comma dell'art. 33 della Costituzione che recita: «Enti privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione senza oneri per lo Stato»), restò a Montecitorio anche nella prima legislatura repubblicana. “Togliatti, che di Corbino era personale estimatore, anche se irriducibile avversario politico, fu visto in più di un'occasione avvicinarsi di qualche banco per meglio udire le parole di quei discorsi sempre così brillanti, scoppiettanti e dotti”[\[1\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Epicarmo_Corbino#cite_note-1). Fu [ministro del Tesoro](https://it.wikipedia.org/wiki/Ministro_del_Tesoro "Ministro del Tesoro") nei primi due gabinetti guidati da [Alcide De Gasperi](https://it.wikipedia.org/wiki/Alcide_De_Gasperi "Alcide De Gasperi")(il [primo governo De Gasperi](https://it.wikipedia.org/wiki/Governo_De_Gasperi_I "Governo De Gasperi I"), durato dal 10 dicembre [1945](https://it.wikipedia.org/wiki/1945 "1945") al 16 settembre [1946](https://it.wikipedia.org/wiki/1946 "1946"), e il [secondo](https://it.wikipedia.org/wiki/Governo_De_Gasperi_II "Governo De Gasperi II"), che fu in carica dal 13 luglio [1946](https://it.wikipedia.org/wiki/1946 "1946")al 28 gennaio [1947](https://it.wikipedia.org/wiki/1947 "1947")).* *«Se Corbino non ci fosse bisognerebbe inventarlo», disse [Alcide De Gasperi](https://it.wikipedia.org/wiki/Alcide_De_Gasperi "Alcide De Gasperi")\[[senza fonte](https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Uso_delle_fonti "Wikipedia:Uso delle fonti")\]. In questa veste\[[non chiaro](https://it.wikipedia.org/wiki/Aiuto:Chiarezza "Aiuto:Chiarezza")\] “perseguì una politica economica fondata sulla parsimonia e sulla corretta amministrazione”, e si oppose in maniera intransigente al cambio della moneta (proposto dal comunista [Mauro Scoccimarro](https://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Scoccimarro "Mauro Scoccimarro"), [ministro delle Finanze](https://it.wikipedia.org/wiki/Ministro_delle_Finanze "Ministro delle Finanze")). Tale provvedimento servì a fermare l'inflazione (con l'aiuto decisivo del governatore della Banca d'Italia, [Luigi Einaudi](https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Einaudi "Luigi Einaudi")). Ma fu un provvedimento impopolare, e la sinistra lo impiccò in effigie in manifestazioni di piazza. Pur di non cambiare le proprie convinzioni, Corbino, che “mai avrebbe barato al gioco per restare in sella”[\[2\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Epicarmo_Corbino#cite_note-2), si dimise il 13 settembre [1946](https://it.wikipedia.org/wiki/1946 "1946") dall'incarico governativo. Il 18 settembre [1946](https://it.wikipedia.org/wiki/1946 "1946") fu nominato al suo posto [Giovan Battista Bertone](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giovan_Battista_Bertone&action=edit&redlink=1 "Giovan Battista Bertone (la pagina non esiste)").* *Dal 10 maggio [1948](https://it.wikipedia.org/wiki/1948 "1948") al 3 luglio [1951](https://it.wikipedia.org/wiki/1951 "1951") fu deputato eletto nel gruppo parlamentare del Partito Liberale, poi dal 3 luglio [1951](https://it.wikipedia.org/wiki/1951 "1951") al 24 giugno [1953](https://it.wikipedia.org/wiki/1953 "1953") entrò nel Gruppo Misto al [Parlamento](https://it.wikipedia.org/wiki/Parlamento "Parlamento"). Successivamente formò un nuovo partito, l'[Alleanza Democratica Nazionale](https://it.wikipedia.org/wiki/Alleanza_Democratica_Nazionale "Alleanza Democratica Nazionale")(ADN), movimento nato per contrastare la cosiddetta [legge truffa](https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_truffa "Legge truffa") proposta dal governo, a cui egli non aderì (e alla quale aveva tentato di opporsi anche in aula, proponendo una soluzione di mediazione, denominata "ponte Corbino"). Nel [1953](https://it.wikipedia.org/wiki/1953 "1953"), contro la cosiddetta “legge truffa”, che istituiva un premio di maggioranza per i partiti, singoli o apparentati tra loro, che avessero ottenuto la maggioranza assoluta dei consensi popolari, Corbino, dissentendo dal [PLI](https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Liberale_Italiano "Partito Liberale Italiano"), costituì l'[Alleanza Democratica Nazionale](https://it.wikipedia.org/wiki/Alleanza_Democratica_Nazionale "Alleanza Democratica Nazionale"). In questo modo si tolsero voti ai gruppi di centro (così come fece il gruppo Parri-Calamandrei a sinistra), e la legge non ottenne, anche se per poco, l'effetto sperato. Ma ciò non bastò a farlo eleggere al Parlamento. Per questo fu ribattezzato da [Sandro Pertini](https://it.wikipedia.org/wiki/Sandro_Pertini "Sandro Pertini") il “Pietro Micca” della politica[\[3\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Epicarmo_Corbino#cite_note-3).* *L'[ADN](https://it.wikipedia.org/wiki/Alleanza_Democratica_Nazionale "Alleanza Democratica Nazionale") raccolse pochi voti (ma sufficienti, appunto, perché il premio di maggioranza previsto dalla nuova legge elettorale non scattasse), e Corbino non riuscì a tornare alla [Camera](https://it.wikipedia.org/wiki/Camera_dei_deputati "Camera dei deputati"). Si ritirò quindi dalla vita politica, denunciando in un articolo sulla stampa che la [partitocrazia](https://it.wikipedia.org/wiki/Partitocrazia "Partitocrazia") aveva "ucciso la politica".* *Dal [1959](https://it.wikipedia.org/wiki/1959 "1959") al [1965](https://it.wikipedia.org/wiki/1965 "1965") fu presidente del [Banco di Napoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Banco_di_Napoli "Banco di Napoli"), di cui diresse anche la rivista [Rassegna economica](https://it.wikipedia.org/wiki/Rassegna_economica "Rassegna economica"). In séguito, fino al [1983](https://it.wikipedia.org/wiki/1983 "1983"), Corbino diresse la [Banca Provinciale di Napoli](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Banca_Provinciale_di_Napoli&action=edit&redlink=1 "Banca Provinciale di Napoli (la pagina non esiste)"). Morì a [Napoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Napoli "Napoli"), in età avanzata, il 25 aprile [1984](https://it.wikipedia.org/wiki/1984 "1984").* *Nel [1988](https://it.wikipedia.org/wiki/1988 "1988") gli è stato intitolato l'Istituto Statale di Istruzione Superiore di [Contursi Terme](https://it.wikipedia.org/wiki/Contursi_Terme "Contursi Terme").* * * * Il 27-giu-17 alle 19:52:49 CEST, il venditore ha aggiunto le seguenti informazioni sull'oggetto:

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