Poesie Scelte Di Salvatore Quasimodo, Guanda 1960, Illustrato

Valore stimato —139.3

Descrizione

(SALVATORE QUASIMODO) POESIE SCELTE DI  SALVATORE QUASIMODO Parma, Guanda, 1960 Cm.18,5; pp.140; cartonato editoriale figurato (difetti) Interessante edizione d'epoca, bella raccolta di componimenti poetici del noto letterato siciliano Salvatore Quasimodo, selezione a cura di Roberto Sanesi, apparsa per i tipi della casa editrice parmigiana Guanda, *edizione impreziosita da una bella illustrazione di copertina, a colori, opera di Carlo Corritore,* *e da quattro tavole illustrative f.t. con immagini del Quasimodo, tra cui anche uno schizzo eseguito per lui da Guttuso, noto pittore conterraneo siciliano.* DI INTERESSE CULTURALE, LETTERARIO, ARTISTICO, STORICO-LOCALE, BIBLIOGRAFICO *di questa edizione, attualmente solo pochi esemplari noti (dieci) nel sistema bibliotecario nazionale italiano* Buona conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, sparse fioriture e difetti vari marginali, difetti alla protettiva sovraccopertina in carta traslucida, esemplare probabilmente poco o mai sfogliato, con conservata la fascetta editoriale pubblicizzante il Premio Nobel attribuito al poeta nel 1959. *(le immagini allegate raffigurano alcuni particolari dell'intera pubblicazione, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)* *###* ***Salvatore Quasimodo** ([Modica](https://it.wikipedia.org/wiki/Modica "Modica"), [20 agosto](https://it.wikipedia.org/wiki/20_agosto "20 agosto") [1901](https://it.wikipedia.org/wiki/1901 "1901") – [Napoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Napoli "Napoli"), [14 giugno](https://it.wikipedia.org/wiki/14_giugno "14 giugno") [1968](https://it.wikipedia.org/wiki/1968 "1968")) è stato un [poeta](https://it.wikipedia.org/wiki/Poeta "Poeta") [italiano](https://it.wikipedia.org/wiki/Italia "Italia"), la cui poetica muove dall'[ermetismo](https://it.wikipedia.org/wiki/Ermetismo_\(letteratura\) "Ermetismo (letteratura)"), vincitore del [premio Nobel per la letteratura](https://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Nobel_per_la_letteratura "Premio Nobel per la letteratura") nel [1959](https://it.wikipedia.org/wiki/1959 "1959").* *Salvatore Quasimodo nacque a [Modica](https://it.wikipedia.org/wiki/Modica "Modica"), in [provincia di Ragusa](https://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Ragusa "Provincia di Ragusa"), il 20 agosto del 1901 da Gaetano Quasimodo e Clotilde Ragusa. In seguito all'inondazione di Modica del [25](https://it.wikipedia.org/wiki/25_settembre "25 settembre")\-[26 settembre](https://it.wikipedia.org/wiki/26_settembre "26 settembre") [1901](https://it.wikipedia.org/wiki/1901 "1901"), partì per [Roccalumera](https://it.wikipedia.org/wiki/Roccalumera "Roccalumera") dal nonno Vincenzo, il quale condusse al sicuro nella casa familiare roccalumerese, la madre Clotilde, il poeta e gli altri fratelli di poco più grandi. Il padre Gaetano dopo due mesi dalla nascita di Salvatore era stato trasferito in un'altra stazione. Salvatore già da bambino fu costretto a spostarsi frequentemente con la propria famiglia al seguito del padre nelle varie stazioni ferroviarie siciliane dove egli era inviato a prestare servizio.* *Il padre andò in pensione nel [1907](https://it.wikipedia.org/wiki/1907 "1907") e dopo una breve permanenza a [Firenze](https://it.wikipedia.org/wiki/Firenze "Firenze"), durante la quale perse la moglie, si ritirò definitivamente nella sua casa di Roccalumera, dove visse con due sorelle che non si erano sposate. Salvatore, seguendo il padre di stazione in stazione, frequentò le prime classi a [Gela](https://it.wikipedia.org/wiki/Gela "Gela") e poi negli altri luoghi. Subito dopo il [terremoto di Messina](https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Messina "Terremoto di Messina") del [1908](https://it.wikipedia.org/wiki/1908 "1908") andò a vivere lì, dove il padre era stato chiamato per riorganizzare la locale stazione. Si trasferì in seguito in un'abitazione sita in via Crocerossa, dove trascorse gli anni delle scuole tecniche, frequentate presso l’Istituto "Jaci" dove conseguì il diploma di geometra. Trascorreva le estati ed il tempo libero a Roccalumera.* *A [Messina](https://it.wikipedia.org/wiki/Messina "Messina") frequentò l'istituto tecnico "Jaci" che dava la possibilità di accedere alle facoltà di [Ingegneria](https://it.wikipedia.org/wiki/Ingegneria "Ingegneria") e [Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali](https://it.wikipedia.org/wiki/Scienze_Naturali "Scienze Naturali"), e nel [1919](https://it.wikipedia.org/wiki/1919 "1919") conseguì il [diploma](https://it.wikipedia.org/wiki/Diploma "Diploma"). Durante la permanenza in questa città conobbe il noto giurista [Salvatore Pugliatti](https://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Pugliatti "Salvatore Pugliatti") e [Giorgio La Pira](https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_La_Pira "Giorgio La Pira"), futuro sindaco di [Firenze](https://it.wikipedia.org/wiki/Firenze "Firenze"), con i quali strinse [amicizia](https://it.wikipedia.org/wiki/Amicizia "Amicizia").* *Nel [1917](https://it.wikipedia.org/wiki/1917 "1917") fondò il "Nuovo giornale letterario", un mensile che ebbe breve vita e sul quale pubblicò le sue prime poesie. Nel [1919](https://it.wikipedia.org/wiki/1919 "1919") si trasferì a [Roma](https://it.wikipedia.org/wiki/Roma "Roma") dove pensava di terminare gli studi di [ingegneria](https://it.wikipedia.org/wiki/Ingegneria "Ingegneria") ma, subentrate precarie condizioni economiche, dovette abbandonarli per impiegarsi come disegnatore tecnico presso un'impresa [edile](https://it.wikipedia.org/wiki/Edilizia "Edilizia"), e in seguito presso un grande magazzino a Bergamo, città dei Mille. Nel frattempo collaborò ad alcuni periodici e iniziò lo studio del [greco](https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_greca "Lingua greca") e del [latino](https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_latina "Lingua latina") con la guida di monsignor [Rampolla del Tindaro](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Rampolla_del_Tindaro&action=edit&redlink=1 "Rampolla del Tindaro (pagina inesistente)") dedicandosi ai classici, destinati anch'essi a divenire per lui fonte di ispirazione* *Nel [1930](https://it.wikipedia.org/wiki/1930 "1930"), assunto come "geometra straordinario" dal [Ministero dei Lavori Pubblici](https://it.wikipedia.org/wiki/Ministero_dei_Lavori_Pubblici "Ministero dei Lavori Pubblici"), venne assegnato al [Genio Civile](https://it.wikipedia.org/wiki/Genio_Civile "Genio Civile") di [Reggio Calabria](https://it.wikipedia.org/wiki/Reggio_Calabria "Reggio Calabria"). Qui strinse amicizia con i fratelli [Enzo Misefari](https://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Misefari "Enzo Misefari") e [Bruno Misefari](https://it.wikipedia.org/wiki/Bruno_Misefari "Bruno Misefari"), entrambi esponenti (il primo comunista, il secondo anarchico) del movimento antifascista di [Reggio Calabria](https://it.wikipedia.org/wiki/Reggio_Calabria "Reggio Calabria"), che lo invogliarono a ritornare a scrivere.* *Così maturò e affinò il suo gusto per lo stile [ermetico](https://it.wikipedia.org/wiki/Ermetismo_\(letteratura\) "Ermetismo (letteratura)"), cominciando a dare consistenza alla sua prima raccolta [Acque e terre](https://it.wikipedia.org/wiki/Acque_e_terre "Acque e terre"), che pubblicò quello stesso anno per le edizioni di[Solaria](https://it.wikipedia.org/wiki/Solaria "Solaria"). Nel periodo di [Reggio Calabria](https://it.wikipedia.org/wiki/Reggio_Calabria "Reggio Calabria") nacque la nota lirica [Vento a Tindari](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Vento_a_Tindari&action=edit&redlink=1 "Vento a Tindari (pagina inesistente)"), dedicata alla storica località presso [Patti](https://it.wikipedia.org/wiki/Patti "Patti").* *Nel [1931](https://it.wikipedia.org/wiki/1931 "1931") venne trasferito presso il Genio Civile di [Imperia](https://it.wikipedia.org/wiki/Imperia "Imperia") e in seguito presso quello di [Genova](https://it.wikipedia.org/wiki/Genova "Genova"). In questa città conobbe [Camillo Sbarbaro](https://it.wikipedia.org/wiki/Camillo_Sbarbaro "Camillo Sbarbaro") e le personalità di spicco che gravitavano intorno alla rivista [Circoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Circoli "Circoli"), con la quale il poeta iniziò una proficua collaborazione pubblicando, nel [1932](https://it.wikipedia.org/wiki/1932 "1932"), per le edizioni della stessa, la sua seconda raccolta [Oboe sommerso](https://it.wikipedia.org/wiki/Oboe_sommerso "Oboe sommerso") nella quale sono raccolte tutte le poesie scritte tra il [1930](https://it.wikipedia.org/wiki/1930 "1930") e il [1932](https://it.wikipedia.org/wiki/1932 "1932") e dove comincia a delinearsi con maggior chiarezza la sua adesione all'ermetismo.* ### *A Milano \[[modifica](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Salvatore_Quasimodo&action=edit§ion=6 "Modifica la sezione A Milano")\]* *Ottenuto il trasferimento a Milano nel 1934, venne però destinato da un capo-ufficio alla sede di [Sondrio](https://it.wikipedia.org/wiki/Sondrio "Sondrio"). Nel 1938 lasciò il Genio Civile per dedicarsi alla letteratura, iniziò a lavorare per Cesare Zavattini in una impresa di editoria e soprattutto si dedicò alla collaborazione con Letteratura, una rivista vicina all'Ermetismo.* *Nel [1938](https://it.wikipedia.org/wiki/1938 "1938") pubblicò a Milano una raccolta antologica intitolata Poesie, e nel 1939 iniziò la traduzione dei lirici greci. Nel [1941](https://it.wikipedia.org/wiki/1941 "1941") venne nominato professore di [Letteratura italiana](https://it.wikipedia.org/wiki/Letteratura_italiana "Letteratura italiana") presso il [Conservatorio di musica "Giuseppe Verdi"](https://it.wikipedia.org/wiki/Conservatorio_di_musica_%22Giuseppe_Verdi%22 "Conservatorio di musica \"Giuseppe Verdi\"") di [Milano](https://it.wikipedia.org/wiki/Milano "Milano"), incarico che mantenne fino alla fine del [1968](https://it.wikipedia.org/wiki/1968 "1968"). Nel [1942](https://it.wikipedia.org/wiki/1942 "1942") entrerà nella collezione Lo specchio della [Arnoldo Mondadori Editore](https://it.wikipedia.org/wiki/Arnoldo_Mondadori_Editore "Arnoldo Mondadori Editore")l'opera [Ed è subito sera](https://it.wikipedia.org/wiki/Ed_%C3%A8_subito_sera "Ed è subito sera"), che inglobava anche le [Nuove poesie](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Nuove_poesie&action=edit&redlink=1 "Nuove poesie (pagina inesistente)") scritte tra il [1936](https://it.wikipedia.org/wiki/1936 "1936") e il [1942](https://it.wikipedia.org/wiki/1942 "1942"). Collaborò con la rivista Primato. Lettere e arti d'Italia dove il ministro [Giuseppe Bottai](https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Bottai "Giuseppe Bottai")raccolse intellettuali di varia estrazione ed orientamento, anche lontani dal regime. Gli sarà rimproverato, in anni recenti, di aver sostenuto l’uso del “voi” in Antieuropa, nov-dicembre 1939 (Giuseppe Iannaccone, Il fascismo sintetico: letteratura e ideologia negli anni trenta, Greco & greco editori Milano 1999) e di aver inoltrato supplica a Mussolini "perché gli venisse assegnato un contributo per potere proseguire l’attività di scrittore. (Michele Ainis, Mario Fiorillo, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Giuffrè editore, Milano 2008). In realtà, almeno per la seconda questione si tratta di una pratica necessaria per le difficili condizioni e nel clima della dittatura che favoriva strumenti umilianti e di rapporto diretto cittadino-duce come lettere, suppliche, implorazioni. Pur professando chiare idee antifasciste, non partecipò attivamente alla [Resistenza](https://it.wikipedia.org/wiki/Resistenza_italiana "Resistenza italiana"); in quegli anni si diede alla traduzione del [Vangelo secondo Giovanni](https://it.wikipedia.org/wiki/Vangelo_secondo_Giovanni "Vangelo secondo Giovanni"), di alcuni Canti di [Catullo](https://it.wikipedia.org/wiki/Catullo "Catullo") e di episodi dell'[Odissea](https://it.wikipedia.org/wiki/Odissea "Odissea") che verranno pubblicati solamente dopo la [Liberazione](https://it.wikipedia.org/wiki/Resistenza_italiana "Resistenza italiana"). Nel [1945](https://it.wikipedia.org/wiki/1945 "1945") si iscrisse al [PCI](https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Comunista_Italiano "Partito Comunista Italiano") e l'anno seguente pubblicò la nuova raccolta dal titolo Con il piede straniero sopra il cuore — ristampata nel [1947](https://it.wikipedia.org/wiki/1947 "1947") con il nuovo titolo Giorno dopo giorno —, testimonianza dell'impegno morale e sociale dell'autore che continuerà, in modo sempre più profondo, nelle successive raccolte, composte fra il [1949](https://it.wikipedia.org/wiki/1949 "1949") e il [1958](https://it.wikipedia.org/wiki/1958 "1958"), come [La vita non è sogno](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=La_vita_non_%C3%A8_sogno&action=edit&redlink=1 "La vita non è sogno (pagina inesistente)"), [Il falso e il vero verde](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Il_falso_e_il_vero_verde&action=edit&redlink=1 "Il falso e il vero verde (pagina inesistente)") e [La terra impareggiabile](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=La_terra_impareggiabile&action=edit&redlink=1 "La terra impareggiabile (pagina inesistente)"), che si pongono, con il loro tono epico, come esempio di limpida poesia civile.* *Durante questi anni il poeta continuò a dedicarsi con passione all’opera di traduttore sia di autori classici che moderni, e svolse una continua attività giornalistica per [periodici](https://it.wikipedia.org/wiki/Periodico "Periodico") e[quotidiani](https://it.wikipedia.org/wiki/Quotidiano "Quotidiano"), dando il suo contributo soprattutto con articoli di critica [teatrale](https://it.wikipedia.org/wiki/Teatro "Teatro"). Nel [1950](https://it.wikipedia.org/wiki/1950 "1950") il poeta ottenne il [Premio San Babila](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Premio_San_Babila&action=edit&redlink=1 "Premio San Babila (pagina inesistente)"), nel [1953](https://it.wikipedia.org/wiki/1953 "1953") il [premio Etna-Taormina](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Premio_Etna-Taormina&action=edit&redlink=1 "Premio Etna-Taormina (pagina inesistente)"), nel [1958](https://it.wikipedia.org/wiki/1958 "1958") il [premio Viareggio](https://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Viareggio "Premio Viareggio") e nel [1959](https://it.wikipedia.org/wiki/1959 "1959") gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura, che gli fece raggiungere una definitiva fama e a cui seguirono le [lauree honoris causa](https://it.wikipedia.org/wiki/Laurea_honoris_causa "Laurea honoris causa") dalla [Università di Messina](https://it.wikipedia.org/wiki/Universit%C3%A0_di_Messina "Università di Messina") nel [1960](https://it.wikipedia.org/wiki/1960 "1960") e da quella di [Oxford](https://it.wikipedia.org/wiki/Universit%C3%A0_di_Oxford "Università di Oxford") nel [1967](https://it.wikipedia.org/wiki/1967 "1967").* *Il poeta trascorse gli ultimi anni di vita compiendo numerosi viaggi in Europa e in [America](https://it.wikipedia.org/wiki/Americhe "Americhe") per tenere conferenze e letture pubbliche delle sue [liriche](https://it.wikipedia.org/wiki/Poesia_lirica "Poesia lirica") che nel frattempo erano state tradotte in diverse lingue. Nel [1965](https://it.wikipedia.org/wiki/1965 "1965") cura la pubblicazione di Calignarmata, opera di poesia dell'autore [Luigi Berti](https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Berti_\(scrittore\) "Luigi Berti (scrittore)"), uscita un anno dopo la morte di quest'ultimo (1964). Del [1966](https://it.wikipedia.org/wiki/1966 "1966") è la pubblicazione di [Dare e avere](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Dare_e_avere&action=edit&redlink=1 "Dare e avere (pagina inesistente)"), sua ultima opera.* *Nel [giugno](https://it.wikipedia.org/wiki/Giugno "Giugno") del [1968](https://it.wikipedia.org/wiki/1968 "1968"), mentre il poeta si trovava ad [Amalfi](https://it.wikipedia.org/wiki/Amalfi "Amalfi"), venne colpito da un ictus (aveva avuto già un infarto mentre visitava la [Russia](https://it.wikipedia.org/wiki/Russia "Russia")), che lo condusse alla morte dopo pochi giorni all'ospedale di [Napoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Napoli "Napoli"). Il suo corpo fu trasportato a [Milano](https://it.wikipedia.org/wiki/Milano "Milano") e seppellito nel [Cimitero Monumentale](https://it.wikipedia.org/wiki/Cimitero_Monumentale "Cimitero Monumentale").* ### *Rapporti con il fascismo \[[modifica](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Salvatore_Quasimodo&action=edit§ion=7 "Modifica la sezione Rapporti con il fascismo")\]* *Nel [1940](https://it.wikipedia.org/wiki/1940 "1940"), a [guerra](https://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_mondiale "Seconda guerra mondiale") iniziata e a [Patto d'Acciaio](https://it.wikipedia.org/wiki/Patto_d%27Acciaio "Patto d'Acciaio") consolidato, collaborò con la rivista “Primato fascista” del ministro [Giuseppe Bottai](https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Bottai "Giuseppe Bottai") (Storia Illustrata, gennaio 1980); Sostenne l’uso del “voi” in Antieuropa, nov-dicembre 1939 (Giuseppe Iannaccone, Il fascismo sintetico: letteratura e ideologia negli anni trenta, Greco & greco editori Milano 1999);* *Implorò il duce del fascismo perché gli venisse assegnato un contributo per potere proseguire l’attività di scrittore. (Michele Ainis, Mario Fiorillo, L’ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali, Giuffrè editore, Milano 2008)* ***«** Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo. **»*** *(Salvatore Quasimodo, da Uomo del mio tempo)* [](https://it.wikipedia.org/wiki/File:QuasimodoGrande.jpg)[![](https://bits.wikimedia.org/static-1.21wmf9/skins/common/images/magnify-clip.png)](https://it.wikipedia.org/wiki/File:QuasimodoGrande.jpg "Ingrandisci")**Un'immagine di Quasimodo degli ultimi anni** *La prima raccolta di Quasimodo, [Acque e terre](https://it.wikipedia.org/wiki/Acque_e_terre "Acque e terre") (1930), è incentrata sul tema della sua terra natale, la Sicilia, che l'autore lasciò già nel 1919: l'isola diviene l'emblema di una felicità perduta cui si contrappone l’asprezza della condizione presente, dell’esilio in cui il poeta è costretto a vivere (così in una delle liriche più celebri del libro, [Vento a Tindari](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Vento_a_Tindari&action=edit&redlink=1 "Vento a Tindari (pagina inesistente)")). Dalla rievocazione del tempo passato emerge spesso un’angoscia esistenziale che, nella forzata lontananza, si fa sentire in tutta la sua pena. Questa condizione di dolore insopprimibile assume particolare rilievo quando il ricordo è legato ad una figura femminile, come nella poesia [Antico inverno](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Antico_inverno&action=edit&redlink=1 "Antico inverno (pagina inesistente)"). Se in questa prima raccolta Quasimodo appare legato a modelli abbastanza riconoscibili (soprattutto D'Annunzio, del quale viene ripresa la tendenza all’identificazione con la natura), in Oboe sommerso (1932) ed Erato e Apollion (1936) il poeta raggiunge la piena e personale maturità espressiva.* *La ricerca della pace interiore è affidata ad un rapporto col divino che è, e resterà successivamente, tormentato, mentre la Sicilia si configura come terra del mito, terra depositaria della cultura greca: non a caso Quasimodo pubblicherà, nel 1940, una notissima traduzione dei Lirici greci. In particolare, nel libro del 1936 vengono celebrati [Apollo](https://it.wikipedia.org/wiki/Apollo "Apollo") - il dio del sole ma anche il dio cui sono legate le[Muse](https://it.wikipedia.org/wiki/Muse_\(mitologia\) "Muse (mitologia)"), e quindi la stessa creazione poetica che è resa dolorosa dalla distanza fisica dell’isola - ed [Ulisse](https://it.wikipedia.org/wiki/Ulisse "Ulisse"), l’esule per eccellenza. È in queste raccolte che si può cogliere appieno la suggestione dell’ermetismo, di un linguaggio che ricorre spesso all’analogia e tende ad abolire i nessi logici tra le parole: importante è in questo senso l’uso frequente dell’articolo indeterminativo e degli spazi bianchi, che, all’interno della lirica, sembrano rimandare continuamente a una serie di significati nascosti che non possono trovare una piena espressione.* *Nelle Nuove poesie (pubblicate insieme alle raccolte precedenti nel volume [Ed è subito sera](https://it.wikipedia.org/wiki/Ed_%C3%A8_subito_sera "Ed è subito sera") del 1942 e scritte a partire dal 1936), il ritmo diventa più disteso grazie anche all’uso più frequente dell’endecasillabo: il ricordo della Sicilia è ancora vivissimo ma si avverte nel poeta un'inquietudine nuova, la voglia di uscire dalla sua solitudine e confrontarsi con i luoghi e le persone della sua vita attuale. In alcune liriche compare infatti il paesaggio lombardo, esemplificato dalla «dolce collina d’Ardenno» che porta all'orecchio del poeta «un fremere di passi umani» (La dolce collina). Questa volontà di dialogo si fa evidente nelle raccolte successive, segnate da un forte impegno civile e politico sollecitato dalla tragedia della guerra; la poesia rarefatta degli anni giovanili lascia il posto ad un linguaggio più comprensibile, dai ritmi più ampi e distesi. Così avviene in Giorno dopo giorno (1947) dove le vicende belliche costituiscono il tema dominante. La voce del poeta, annichilita di fronte alla barbarie («anche le nostre cetre erano appese», afferma in Alle fronde dei salici), non può che contemplare la miseria della città bombardata, o soffermarsi sul dolore dei soldati impegnati al fronte, mentre affiorano alla memoria delicate figure femminili, simboli di un'armonia ormai perduta (S'ode ancora il mare). L'unica speranza di riscatto è allora costituita dalla pietà umana (Forse il cuore). In La vita non è sogno (1949) il Sud è cantato come luogo di ingiustizia e di sofferenza, dove il sangue continua a macchiare le strade (Lamento per il Sud); il rapporto con Dio si configura come un dialogo serrato sul tema del dolore e della solitudine umana. Il poeta sente l'esigenza di confrontarsi con i propri affetti, con la madre che ha lasciato quand’era ancora un ragazzo (e che continua a vivere la sua vita semplice ed ignara dell'angoscia del figlio ormai adulto), o col ricordo della prima moglie Bice Donetti. Nella raccolta Il falso e vero verde (1956) dove lo stesso titolo è indicativo di un’estrema incertezza esistenziale, un’intera sezione è dedicata alla Sicilia, ma nel volume trova posto anche una sofferta meditazione sui campi di concentramento che esprime «un no alla morte, morta ad Auschwitz» (Auschwitz).* *La terra impareggiabile (1958) mostra un linguaggio più vicino alla cronaca, legato alla rappresentazione della Milano simbolo di quella «civiltà dell'atomo» che porta ad una condizione di devastante solitudine e conferma nel poeta la voglia di dialogare con gli altri uomini, fratelli di dolore. L'isola natìa è luogo mitizzato, «terra impareggiabile» appunto, ma è anche memoria di eventi tragici come il terremoto di Messina del 1908 (Al padre).* *L'ultima raccolta di Quasimodo, Dare e avere, risale al 1966 e costituisce una sorta di bilancio della propria esperienza poetica ed umana: accanto ad impressioni di viaggio e riflessioni esistenziali molti testi affrontano, in modo più o meno esplicito, il tema della morte, con accenti di notevole intensità lirica.(dal web, wikipedia)*

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