Il Bravo 1839: Giornale Culturale Italiano Parigi, 13 Numeri
Valore stimato —€2009.33
Descrizione
Il Bravo *Foglio periodico che si pubblica ogni domenica* *...* Parigi, M. de Lacombe, 1839 Cm.40x30 circa; pp.52; senza legatura. Interessante edizione antica e d'epoca, raro antico giornale periodico culturale, edito prevalentemente in lingua italiana a Parigi, con gerente Adolphe Waquez, *con direttori Pier Angelo Fiorentino e Lorenzo Borsini;* *disponibili i primi 13 numeri pubblicati, probabilmente tutto il pubblicato,* *poichè nell'ultimo fascicolo un editoriale a toni amari e un pò satirici avvertiva che il giornale sarebbe stato sospeso a motivo che usualmente erano sospese le attività teatrali, e anche perchè il pubblico o i lettori avrebbero pensato in particolare alla imminente stagione estiva,* *ma lo stesso editoriale preannunciava anche che molto probabilmente - se la pubblicazione fosse stata ripresa- il giornale non sarebbe stato più inviato in Italia;* come un pò tutti i giornali dell'epoca, anche ogni fascicolo di questo giornale è formato quattro pagine; *giornale di varia cultura, sopratutto letteraria e teatrale o musicale, tanto che si apprende dalla stessa intestazione che il giornale poteva essere venduto ad un prezzo maggiorato se abbinato a "pezzi di musica";* arduo quì tracciare una adeguata descrizione del suo contenuto, e pertanto solo sommariamente -spulciando attraverso tutta la raccolta disponibile e quì interamente offerta- riferiamo di scritti o riferimenti a: *Introduzione (editoriale di presentazione di questa nuova testata giornalistica, con riferimenti al nome ispirato ai "bravi" manzoniani);* *novelle: Il Colosso di Marte; la Calunnia; Le Malinconiche; i Ciechi di Milano; Livia (con riferimenti a Napoli); ...* *Teatri: cronache teatrali, sintetiche notizie dall'Italia (Napoli, Milano, Arezzo, Pisa, Siena, Lucca, Roma, Bologna, Foligno, Ravenna, Spoleto, Palermo, Catania, Messina, Torino, Acqui, Bra, Genova, Ivrea, Mortara, Novara, Nizza, Cagliari, Savona, Savigliano, Sassari, Bergamo, Crema, Cremona, ,...); e dall'Estero (Dalmazia, Portogallo, Russia, ...); e dalla Francia;* *Theatres de Paris (cronache teatrali in lingua francese);* *Viaggio in Italia, di Giulio Janin;* *L'artista filodrammatico;* *Obbligo di ben parlare la propria lingua;* *i Giudei, la Cina, ...* *Il Carnevale in Italia;* *viaggi: impressioni grottesche, il Pharamond;* *economia pubblica: industria russa; origine delle strade di ferro (ferrovie)* *satire: l'analfabeta;* *varietà: il ballo,...* *condizioni dell'arte drammatica in Italia;* *delle condizioni della letteratura in Italia;* *il maestro di canto;* *Gran Concerto del giornale Il Bravo;* *belle arti: Verona;* *notizie varie di medicina, giuridica, curiosità, scienze; Esposizione del 1839, la scultura; Antonio Bindocci (da Siena); invenzioni: forbici a coltello; tovaglie lombarde introdotte dalle pie case d'industria di Milano;* *la quarta pagina, come usuale, ha anche qualche inserzione pubblicitaria, tra cui pubblicità editoriali o inerenti concerti musicali organizzati dal giornale Il Bravo;* *....* Di interesse culturale, letterario, teatrale, musicale, storico-locale, bibliografico *rarissima edizione, e rara raccolta, probabilmente l'unica oggi superstite!* Buona conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, sparse fioriture e piegature e sgualciture e difetti vari marginali, strappetti o difetti marginali a qualche foglio, bolli postali francesi (forse per tassa di spedizione postale o forse per l'allora tassazione della stampa periodica); complessivamente 13 fascicoli sciolti, senza copertine o legatura, dorsi rotti e sciolti e pertanto raccolta meritevole di rilegatura. *(le immagini allegate raffigurano alcuni particolari dell'intera raccolta o della testata, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)* *###* *dal web, wikipedia:* *Pier Angelo Fiorentino (Napoli, 5 marzo 1811 – Parigi, 31 maggio 1864) è stato un drammaturgo, giornalista, poeta, scrittore e traduttore italiano naturalizzato francese. In Italia si mise in luce prima per alcune opere, per lo più poesie e drammi, anche rappresentate in teatro, e poi, durante il Risorgimento, per aver aderito e partecipato ai lavori della Società nazionale per la confederazione italiana, ideata e presieduta da Gioberti, nonché per aver criticato l'allocuzione Non Semel di Papa Pio IX. Per la sua attività letteraria riscosse particolare successo in Francia. Oltralpe, dove collaborò con i principali giornali, come critico musicale e teatrale, si rese interprete, infatti, della miglior traduzione in francese della Divina Commedia di Dante. Collaboratore di Alexandre Dumas, secondo una diffusa tradizione sarebbe stato il vero autore di alcune opere firmate dallo scrittore francese, fra le quali Il Conte di Montecristo.* *Studiò dai gesuiti e poi s'iscrisse all'Università di Napoli, laureandosi in giurisprudenza. Nel 1831, anno nel quale fu chiamato a volgarizzare alcune epistole di Francesco Petrarca, opera che realizzò con Emidio Cappelli e Tommaso Gargallo, fu tra i fondatori a Napoli, assieme a Vincenzo Torelli, della rivista «Omnibus». Sono di questo periodo anche Le Cento Novelle (1833), il poema Sergianni Caracciolo e il romanzo storico Il Corradino. Si aggiunsero, poco dopo, la raccolta poetica Le sere d'autunno (1834), le Scene e costumi (1835) e il dramma storico La Fornarina. Quest'ultimo, uscito nel 1835, fu più volte rappresentato a teatro, sia a Napoli che a Torino, non senza strascichi polemici. Dopodiché decise di partire per la Francia in cerca di fortuna.* *A Parigi diede lezioni d'italiano e fondò il giornale «Il Bravo», che tuttavia ebbe una breve esistenza. Alla fine degli anni Trenta del XIX secolo, Fiorentino cominciò a spostarsi, senza soluzione di continuità, tra Francia e Italia. Nel 1839, quando figurava fra i compilatori della raccolta «Museo scientifico, letterario, artistico», lo si ritrova infatti a Napoli per assistere alla fortunata rappresentazione del suo Il medico di Parma, un dramma che, ispirato al romanzo Le Médecin du Pecq di Léon Gozlan, verrà poi edito postumo soltanto nel 1875. Proprio in quegli anni instaurò una proficua collaborazione con Alexandre Dumas padre, che aveva conosciuto nella città partenopea nel 1835. Nello stesso 1839 scrisse, infatti, la prefazione allo Jacques Ortis (online), ossia la traduzione che il romanziere francese aveva realizzato delle Ultime lettere di Jacopo Ortis di Foscolo. Successivamente, con Dumas firmò il volume Crimes célèbres (online), in cui comparve un suo racconto, Nisida, ispirato all'omonima isola delle Isole flegree. Ma vennero attribuiti all'eclettico letterato napoletano anche alcuni romanzi celebri del Dumas, come Giovanna di Napoli, l'Ascanio (tratto da Il Colosso di Marte, che Fiorentino aveva pubblicato su «Il Bravo») e Il Corricolo (uscito in 4 volumi tra il 1841 e il 1843), oltre al Conte di Montecristo, che apparve nel 1844.* *Nel frattempo, nel 1840 Fiorentino aveva tradotto la Divina Commedia (online), definita da numerosi intellettuali e scrittori francesi, quali Baudelaire, Hugo e Lamennais, la principale traduzione dell'opera dantesca mai realizzata in francese. Di quest'opera furono realizzate tre edizioni - di cui una, quella del 1861, arricchita delle incisioni di Gustavo Doré -, tutte più volte ristampate: l'edizione minore arrivò a registrare, soltanto nel corso del XIX secolo, ben sedici ristampe. Mentre è del 1842 la Fisiologia dell'avvocato (online), un grazioso racconto di schizzi umoristici, in cui, mettendo a frutto le esperienze maturate durante gli studi giuridici, tratteggiò vizi e virtù della carriera forense.* *Nonostante i frequenti contatti con l'Italia, Fiorentino continuò a risiedere a Parigi. Nel 1846 cominciò a scrivere per il giornale «Le Corsaire», dal quale gli derivò una certa notorietà. Ma nel 1848 decise di fare propaganda di stampo liberale, viaggiando tra Napoli, Roma e Torino. Nella capitale sabauda aderì al progetto per una Confederazione tra gli stati, partecipando ai lavori del Congresso nazionale della Società giobertiana che si tennero tra il settembre e l'ottobre di quell'anno. Poco prima, peraltro, alla celebre allocuzione di Pio IX del 29 aprile, con la quale il pontefice annunciava il ritiro delle proprie truppe contro l'Austria, aveva risposto con un inno all'unificazione nazionale:* *«Italiani! Giù le coccarde e gli stemmi privati. Riuniamoci sotto una sola bandiera, la bandiera de' tre colori, e se chi la portò sinora valorosamente se la lasciasse cader di mano, la piglieremo uno dopo l'altro, ventiquattro milioni quanti siamo, e finché tutti non ci avranno uccisi, sin all'ultimo, sul vessillo del nostro riscatto, lo straniero non tornerà in Italia! Viva l'Italia! Viva il popolo italiano!»* *Sul finire del 1848 è comunque di nuovo oltralpe: collaborò prima alla «Presse», poi, dal 1849, al giornale musicale «Le Constitutionell» come redattore. Nel 1852 scrisse, celandosi sotto lo pseudonimo di A. de Rovray, sul principale giornale francese dell'epoca, il «Moniteur», al quale affiancherà, dal 1855, la stesura di articoli per il già citato «Le Constitutionell». Il duplice incarico, e gli enormi vantaggi economici che ne derivarono, lo resero inviso nella società letteraria francese del tempo, tanto che cercò di risolvere le critiche attraverso un duello. Xavier Aubryet, del resto, definendolo un «Mazarin du compte rendu», intese sottolineare proprio l'aspetto venale delle recensioni e quindi dell'attività critico-letteraria di Fiorentino.* *Amico di Théophile Gautier, Fiorentino venne decorato della massima onorificenza francese, la Legion d'onore. Dopo la morte, che lo colpì nella Ville lumière, le sue spoglie tornarono in Italia, nel cimitero della città natale, per essere tumulate con la seguente iscrizione lapidea:* *«Pier Angelo Fiorentino nato a Napoli il 18 marzo 1809 morto a Parigi il 31 maggio 1864 Esule dalla sua patria per aver voluto essa indipendente Egli curò di conquistarne un'altra Col lavoro e col talento Francia che l'accolse lo ripone fra i migliori scrittori Però malgrado i suoi brillanti successi non dimenticò mai la sua terra natale e le richiese l'ultimo ricovero»* *Buona parte dei suoi articoli furono raggruppati in più pubblicazioni postume: tra il 1866 e il 1867 uscirono, in due volumi, Comédies et Comédiens (online), con la prefazione di Francisque Sarcey; tra il 1870 e il 1872 uscirono, invece, la prima (online) e la seconda serie (online) di Les Grands Guignols.* ## *Note\[[modifica](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pier_Angelo_Fiorentino&veaction=edit§ion=7 "Modifica la sezione Note") | [modifica sorgente](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pier_Angelo_Fiorentino&action=edit§ion=7 "Modifica la sezione Note")\]* 1. [**^**](https://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Angelo_Fiorentino#cite_ref-1) Cfr. P.A. Fiorentino, *Commento all'ultima allocuzione di Pio IX detta nel concistoro segreto del 29 aprile 1848*, in [C.I. Petitti](https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Ilarione_Petitti_di_Roreto "Carlo Ilarione Petitti di Roreto"), *Sull'attuale condizione del Risorgimento*, Fontana, Torino 1848, [pp. 153-157](https://books.google.it/books?id=p2w5AAAAcAAJ&pg=PA153) 2. [**^**](https://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Angelo_Fiorentino#cite_ref-2) Cfr. [P. Calà Ulloa](https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Cal%C3%A0_Ulloa "Pietro Calà Ulloa"), *Pensées et souvenirs sur la littérature contemporaine du Royaume de Naples*, vol. II, Ginevra 1859, [p. 122](https://books.google.it/books?id=VHTNAAAAMAAJ&pg=PA122); J. Ferrazzi, *Manuale dantesco*, vol. I, Bassano 1865, [p. 513](https://books.google.it/books?id=7xM0AAAAMAAJ&pg=PA513); W.P. Friederich, *Dante's fame abroad, 1350-1850: the influence of Dante Alighieri on the poets and scholars of Spain, France, England, Germany, Switzerland and the United States*, Roma 1950, [pp. 165-166](https://books.google.it/books?id=9o7cTQTimNUC&pg=PA166) 3. [**^**](https://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Angelo_Fiorentino#cite_ref-3) Tale ipotesi, che originava da alcuni scritti




























































