Spartito Nicola De Giosa Ascanio Il Gioielliere Napoli 1800

Valore stimato —349.3

Descrizione

Niccola De Giosa Tre pot-pourris brillanti *per pianoforte* *sull'opera* Ascanio il Giojelliere *di* **N. De Giosa** *composti espressamente dall'autore pel suo nipote e compare* **Angiolino Fallacara** ... Napoli, Girard e C., s.d. (circa metà '800 ?) Cm. 35x24,5; pp.9 ; senza legatura. Interessante edizione antica e d'epoca, raro spartito musicale, pubblicazione contenente la musica a stampa calcografica del noto compositore musicista pugliese (nativo di Bari) Nicola De Giosa. Di interesse musicale, storico-locale, collezionistico, bibliografico *rara edizione, attualmente **nessun esemplare noto** nel sistema bibliotecario nazionale italiano* Buona conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, sparse fioriture e piegature e sgualciture e segni d'uso e difetti vari marginali, dorso rotto o slegato (spartito in origine rilegato in una miscellanea) a fogli sciolti e pertanto pubblicazione meritevole di rilegatura; tutte le pagine con la musica mostrano i segni dell'impronta calcografica, essendo musica incisa così come era in uso in antico. *(le immagini allegate raffigurano particolari dell'intera pubblicazione, ossia in particolare parte della intestazione della prima pagina, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)* *#####* * **Nicola De Giosa** ([Bari](https://it.wikipedia.org/wiki/Bari "Bari"), [1820](https://it.wikipedia.org/wiki/1820 "1820") – [Bari](https://it.wikipedia.org/wiki/Bari "Bari"), [1885](https://it.wikipedia.org/wiki/1885 "1885")) è stato un [compositore](https://it.wikipedia.org/wiki/Compositore "Compositore") [italiano](https://it.wikipedia.org/wiki/Italia "Italia"). Nicola De Giosa studiò [musica](https://it.wikipedia.org/wiki/Musica "Musica") al [Conservatorio di Napoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Conservatorio_di_Napoli "Conservatorio di Napoli"), sotto gli insegnamenti di Ruggi e Zingarelli approfondì le sue conoscenze di [contrappunto](https://it.wikipedia.org/wiki/Contrappunto "Contrappunto"); e continuò gli studi con [Gaetano Donizetti](https://it.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Donizetti "Gaetano Donizetti"). Per un contrasto sorto con il direttore della scuola, [Saverio Mercadante](https://it.wikipedia.org/wiki/Saverio_Mercadante "Saverio Mercadante"), non riuscì a concludere i corsi di studio.[\[1\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_De_Giosa#cite_note-1) La sua prima opera fu *La casa degli spiriti* (1842), che riscosse un buon successo, alla quale seguirono varie opere, tra le quali *Don Checco* (1850), *Napoli di Carnevale* (1876). Il Don Checco fu l'[opera buffa](https://it.wikipedia.org/wiki/Opera_buffa "Opera buffa") a cui il re [Ferdinando II di Borbone](https://it.wikipedia.org/wiki/Ferdinando_II_di_Borbone "Ferdinando II di Borbone") era molto legato, volendo assistervi ogni volta che si rappresentava al teatro [San Carlo](https://it.wikipedia.org/wiki/San_Carlo "San Carlo") di [Napoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Napoli "Napoli") il re vi assisteva e si divertiva. Il [Teatro Petruzzelli](https://it.wikipedia.org/wiki/Teatro_Petruzzelli "Teatro Petruzzelli") di [Bari](https://it.wikipedia.org/wiki/Bari "Bari") si sarebbe dovuto chiamare Politeama Nicola de Giosa, per onorare il grande maestro barese, ma la famiglia dei costruttori, i Petruzzelli, insistettero per imporgli il loro cognome. Nello stesso teatro comunque è presente una grande statua in pietra, salvatasi dopo il rovinoso incendio del 1991, a memoria del più grande compositore barese dell'Ottocento. Scrisse anche [musica da camera](https://it.wikipedia.org/wiki/Musica_da_camera "Musica da camera") e [musica religiosa](https://it.wikipedia.org/wiki/Musica_religiosa "Musica religiosa"). Morì a Bari nel 1885 all'età di 65 anni e il Comune volle intitolargli una strada della città. (dal web, wikipedia) *

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