Pianta Topografica Certosa Di San Martino Napoli Anni '20 Vallardi

Valore stimato —62.99

Descrizione

Certosa di San Martino Interessante antica edizione, pianta topografica relativa all'antico complesso architettonico quattrocentesco napoletano, con visibile la pianta delle strutture o dei vari ambienti; misura circa cm. 15,5x10,5 (l'intero foglio); stampa impressa a cura dell'editore Vallardi (Milano), su disposizione del TCI, per una guida turistica o di viaggio del primo '900 (circa anni '20). Di interesse architettonico, storico-locale, collezionistico Discreta conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, difetti vari marginali o così come visibili nelle immagini allegate, ***stampa meritevole anche di essere inserita sotto passpartout ed incorniciata.****(le immagini allegate raffigurano alcuni particolari dell'intero foglio, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)* * * * ***Certosa di San Martino*** *La certosa di San Martino fu fondata nel 1325 da Carlo duca di Calabria, che la volle in una posizione dominante sulla città, accanto al castello di Belforte. La prima soluzione era una grandiosa costruzione gotica di cui rimangono oggi pochi elementi (tra cui alcune aperture con archetti in stile catalano), a causa della radicale ristrutturazione in stile barocco del Seicento, cui parteciparono tutti i grandi artisti napoletani del tempo, sotto la direzione di Cosimo Fanzago. La chiesa, di tipico stampo barocco, si caratterizza per decorazioni pittoriche di Solimena, Vaccaro, Luca Giordano, Ribera e per gli interventi architettonici e scultorei dello stesso Fanzago; notevoli sono il coro, le cappelle laterali e la sala del tesoro. Un esempio splendido dell'arte napoletana seicentesca è costituito dal Chiostro Grande, caratterizzato da colonne di ordine dorico-toscano, dal cimiterino dei monaci certosini (con le bianche balaustre marmoree sormontate da teschi scolpiti), dalle statue del loggiato, dai busti dei santi certosini sui portali, dal finto pozzo nel centro e da numerosi alberi da frutto. Un chiostro più piccolo, detto Chiostro dei Procuratori, costituisce la via di accesso ai giardini e alle sale del Museo Nazionale; presenta le stesse proporzioni del Chiostro Grande, ed ha al centro un pozzo, opera di Felice de Felice. Il quarto, cioè l'appartamento, del Priore fu decorato da celebri pittori napoletani, e dotato di un bel pavimento in cotto e maiolica, tuttora visibile; il monastero fu soppresso nel 1806 dai francesi, e all'abbandono dei certosini le opere lì custodite furono acquisite dallo stato. Oggi la Certosa ospita il Museo Nazionale di San Martino, dedicato alla storia cittadina e con una ampia, suggestiva, esposizione di presepi della scuola napoletana. I giardini della Certosa scendono dalla sommità di San Martino lungo la collina del Vomero, per arrivare all'altezza del corso Vittorio Emanuele; vi si trovano molteplici specie arboree e floreali, e da essi si gode uno dei panorami più belli sul golfo di Napoli. (da internet)*

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