Incisione La Leggenda Delle Sirene Di Bartolo Da Dalbono 1800

Valore stimato —449.25

Descrizione

La leggenda delle sirene Interessante edizione antica e d'epoca, *bella raffigurazione di una scena di naufragio di una antica nave o veliero, in un antro marino in cui sono visibili teschi umani (di passati marinai naufragi ?) e tre sensuali donne distese nude, personificazione di sirene;* stampa impressa su foglio di circa cm.36x26 (l'intero foglio, a margini bianchi diseguali), circa cm.19x15 la sola parte figurata; incisione originale eseguita dall'artista incisore siciliano (di Catania) F. Di Bartolo, ispirata ad un dipinto o disegno del noto artista napoletano E. Dalbono; esemplare databile alla seconda metà dell'800. Di interesse artistico, storico-locale, decorativo, collezionistico Discreta conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, sparse fioriture e diffusa brunitura e sgualciture o piegature e difetti vari marginali, ***stampa meritevole anche di essere inserita sotto passpartout ed inconriciata.*** *(l'immagine allegata raffigura un particolare dell'intero foglio, ossia la parte figurata, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)* *####* *Francesco Di Bartolo (*[*Catania*](https://it.wikipedia.org/wiki/Catania "Catania")*,* [*17 gennaio*](https://it.wikipedia.org/wiki/17_gennaio "17 gennaio") [*1826*](https://it.wikipedia.org/wiki/1826 "1826") *–* [*Catania*](https://it.wikipedia.org/wiki/Catania "Catania")*,* [*2 febbraio*](https://it.wikipedia.org/wiki/2_febbraio "2 febbraio") [*1913*](https://it.wikipedia.org/wiki/1913 "1913")*) è stato un* [*pittore*](https://it.wikipedia.org/wiki/Pittore "Pittore") *e* [*incisore*](https://it.wikipedia.org/wiki/Incisione "Incisione") [*italiano*](https://it.wikipedia.org/wiki/Italia "Italia")*.* *Nato dall'avvocato Antonino e da Giuseppina Consoli, compiuti gli studi, mostrò una spiccatissima tendenza per le arti, e la famiglia, seguendone le inclinazioni lo affidò a diligenti maestri. Fra le varie applicazioni del disegno predilesse l'incisione al* [*bulino*](https://it.wikipedia.org/wiki/Bulino "Bulino") *e all'*[*acquaforte*](https://it.wikipedia.org/wiki/Acquaforte "Acquaforte")*, e riuscì a produrre preziosi lavori che gli procurarono fama e il posto di Professore nell'Istituto Reale di Belle Arti di* [*Napoli*](https://it.wikipedia.org/wiki/Napoli "Napoli")*.* *Per le sue opere fu apprezzato in* [*Francia*](https://it.wikipedia.org/wiki/Francia "Francia")*, in* [*Germania*](https://it.wikipedia.org/wiki/Germania "Germania")*, in* [*Inghilterra*](https://it.wikipedia.org/wiki/Inghilterra "Inghilterra")*, in* [*Russia*](https://it.wikipedia.org/wiki/Russia "Russia")*, e le più insigni Accademie lo vollero fra i soci onorari, la società imperiale di* [*Pietroburgo*](https://it.wikipedia.org/wiki/Pietroburgo "Pietroburgo") *gli conferì speciali onorificenze. In tutte le Mostre Nazionali e straniere il Di Bartolo faceva figurare le sue splendide acqueforti, conquistando vari premi.* *Dall'Istituto Reale di Belle Arti passò alla Direzione della R. Calcografia dello Stato, e vi rimase fino a quando, per maturità di anni, preferì ritirarsi a* [*Catania*](https://it.wikipedia.org/wiki/Catania "Catania")*, dove gli venne affidata la direzione del Museo Civico, la Presidenza del Consiglio della Scuola d' Arti e Mestieri, fece parte autorevole del Comitato esecutivo della II Esposizione Agricola Siciliana, fu Presidente del Circolo Artistico, e componente di varie commissioni.* *Di Bartolo si spense lunedì 2 febbraio 1913, in seguito ad una sincope, intervenuta come complicanza di una* [*broncopolmonite*](https://it.wikipedia.org/wiki/Broncopolmonite "Broncopolmonite")*. Aveva ottantasette anni. (dal web, wikipedia)* *####* * Eduardo Dalbono ([Napoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Napoli "Napoli"), [10 dicembre](https://it.wikipedia.org/wiki/10_dicembre "10 dicembre") [1841](https://it.wikipedia.org/wiki/1841 "1841") – [Napoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Napoli "Napoli"), [23 agosto](https://it.wikipedia.org/wiki/23_agosto "23 agosto") [1915](https://it.wikipedia.org/wiki/1915 "1915")) è stato un [pittore](https://it.wikipedia.org/wiki/Pittore "Pittore") [italiano](https://it.wikipedia.org/wiki/Italia "Italia") figurativo, attivo nella seconda metà del [1800](https://it.wikipedia.org/wiki/XIX_secolo "XIX secolo") e nei primi anni del [1900](https://it.wikipedia.org/wiki/XX_secolo "XX secolo"); esponente della cosiddetta [scuola di Posillipo](https://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_di_Posillipo "Scuola di Posillipo"). Eduardo (alias Edoardo) Dalbono, figlio di [Carlo](https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Tito_Dalbono "Carlo Tito Dalbono") e Virginia Garelli, apparteneva a una famiglia d'artisti e letterati napoletani. La sua formazione artistica avvenne nell'ambito del movimento verista della *[Scuola di Resìna](https://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_di_Res%C3%ACna "Scuola di Resìna")* con maestri, tra gli altri, come [Giuseppe Mancinelli](https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Mancinelli_\(pittore\) "Giuseppe Mancinelli (pittore)"), [Filippo Palizzi](https://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Palizzi "Filippo Palizzi") e [Domenico Morelli](https://it.wikipedia.org/wiki/Domenico_Morelli "Domenico Morelli"). Partecipò a diverse esposizioni dove ebbe modo di fare apprezzare i suoi dipinti di soggetti storico-religioso. In seguito la sua produzione si concentrò su quadri di paesaggi e di genere d'ambito napoletano. Nel [1897](https://it.wikipedia.org/wiki/1897 "1897") divenne professore di pittura del [Reale Istituto di Belle Arti di Napoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Accademia_di_belle_arti_di_Napoli "Accademia di belle arti di Napoli"), mentre nel [1905](https://it.wikipedia.org/wiki/1905 "1905") fu nominato curatore della [Pinacoteca Nazionale](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pinacoteca_Nazionale_\(Napoli\)&action=edit&redlink=1 "Pinacoteca Nazionale (Napoli) (pagina inesistente)"). Temperamento stravagante praticava la pittura all'aria aperta amando cogliere i giochi di luce nelle prime ore dell'alba che poi trasfondeva nelle sue fantasiose scene di genere, in soffuse atmosfere pregne di poesia. Morì all'età di 73 anni nella sua casa di [Napoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Napoli "Napoli") attorniato dai suoi numerosi amati gatti. Dopo la sua morte, nel [1915](https://it.wikipedia.org/wiki/1915 "1915"), [Benedetto Croce](https://it.wikipedia.org/wiki/Benedetto_Croce "Benedetto Croce") raccolse saggi, memorie e recensioni di Dalbono in un libro intitolato *La scuola napoletana di pittura del secolo decimonono*. Le città di [Roma](https://it.wikipedia.org/wiki/Roma "Roma"), [Brindisi](https://it.wikipedia.org/wiki/Brindisi "Brindisi") e [San Giorgio a Cremano](https://it.wikipedia.org/wiki/San_Giorgio_a_Cremano "San Giorgio a Cremano") hanno intitolato una strada a Edoardo Dalbono. (dal web, wikipedia) *

Oggetti simili