Antica Stampa Popolare Napoletana S. Attanagio Litografia Dolfino 800
Valore stimato —€139.3
Descrizione
# S. Attanagio Interessante antica edizione, bella raffigurazione artistica devozionale popolare, con il ritratto del noto Santo Atanasio, venerato in Egitto ma anche in alcune città italiane; litografia originale su foglio di circa cm.31x25 (l'intero foglio, compresi i margini bianchi rifilati diseguali), circa cm.21x16 la sola parte figurata; litografia a cura dell'artista litografo (napoletano ?) Dolfino; stampa databile alla metà o seconda metà dell'800. Di interesse artistico, devozionale, storico-locale, bibliografico Buona conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, sparse fioriture e sgualciture e difetti vari marginali; ***stampa meritevole anche di essere inserita sotto passpartout ed incorniciata.*** *(le immagini allegate raffigurano alcuni particolari dell'intero foglio, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)* *####* *Atanasio nacque ad [Alessandria d'Egitto](https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandria_d%27Egitto "Alessandria d'Egitto") alla fine del [III secolo](https://it.wikipedia.org/wiki/III_secolo "III secolo"), pochi anni prima dell'ultima grande persecuzione contro i cristiani scatenata dall'imperatore [Diocleziano](https://it.wikipedia.org/wiki/Diocleziano "Diocleziano"), e morì qualche lustro prima dell'adozione del [Cristianesimo](https://it.wikipedia.org/wiki/Cristianesimo "Cristianesimo") come religione ufficiale e unica dell'[Impero romano](https://it.wikipedia.org/wiki/Impero_romano "Impero romano"). Profondamente legato all'Egitto (scrisse anche in [copto](https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_copta "Lingua copta"))[\[2\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Atanasio_di_Alessandria#cite_note-2) si formò nell'ambiente alessandrino, dove esisteva una rinomata scuola cristiana, e iniziò la carriera ecclesiastica come segretario del vescovo [Alessandro](https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_di_Alessandria "Alessandro di Alessandria"). La sua vita fu legata al grande sforzo che la Chiesa dovette sostenere in quegli anni per definire l'accesa controversia sul dogma [trinitario](https://it.wikipedia.org/wiki/Trinit%C3%A0_\(cristianesimo\) "Trinità (cristianesimo)"), alla cui difesa si dedicò con tutte le sue energie.* *Ancora [diacono](https://it.wikipedia.org/wiki/Diacono "Diacono") accompagnò il suo vescovo [Alessandro](https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_di_Alessandria "Alessandro di Alessandria") al [primo Concilio di Nicea](https://it.wikipedia.org/wiki/Primo_Concilio_di_Nicea "Primo Concilio di Nicea") del [325](https://it.wikipedia.org/wiki/325 "325"), voluto dall'imperatore [Costantino I](https://it.wikipedia.org/wiki/Costantino_I "Costantino I") per dirimere la questione sollevata dalla predicazione di [Ario](https://it.wikipedia.org/wiki/Ario "Ario"), anch'egli di Alessandria, circa la natura di [Cristo](https://it.wikipedia.org/wiki/Cristo "Cristo"). Il concilio elaborò un "simbolo", cioè una definizione dogmatica relativa alla fede in Dio, nel quale compare, attribuito al [Cristo](https://it.wikipedia.org/wiki/Cristo "Cristo"), il termine ὁμοούσιοςhomooùsios (= consustanziale al Padre, letteralmente "della stessa sostanza"), che costituisce, tuttora, la base dogmatica del Cristianesimo storico. Il "simbolo niceno" si poneva in netta antitesi con il pensiero di [Ario](https://it.wikipedia.org/wiki/Ario "Ario"), che predicava invece la creazione del Figlio ad opera del Padre e quindi negava la divinità del Cristo.* [](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Exquisite-kfind.png) *Per approfondire, vedi **[Arianesimo](https://it.wikipedia.org/wiki/Arianesimo "Arianesimo")**.* *Atanasio fu per tutta la vita testimone e strenuo difensore dei principi stabiliti dal concilio, e per questa sua fermezza dovette subire diverse condanne all'[esilio](https://it.wikipedia.org/wiki/Esilio "Esilio") negli anni che vanno dalla sua nomina a vescovo e patriarca di [Alessandria d'Egitto](https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandria_d%27Egitto "Alessandria d'Egitto"), nel [328](https://it.wikipedia.org/wiki/328 "328"), alla sua morte. Profondo conoscitore della natura umana, poté però sempre contare sull'affetto e la fedeltà del suo clero e del suo popolo, che non avrebbe esitato a prendere anche le armi in sua difesa, sebbene la sua elezione non fosse stata immune da qualche dubbio di irregolarità e precipitazione[\[3\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Atanasio_di_Alessandria#cite_note-3). Autore della già celebre [Vita di Antonio](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Vita_di_Antonio&action=edit&redlink=1 "Vita di Antonio (la pagina non esiste)"), gli antichi storici della Chiesa hanno voluto attribuire ad Atanasio di Alessandria, anche la [Vita di Sincletica](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Vita_di_Sincletica&action=edit&redlink=1 "Vita di Sincletica (la pagina non esiste)"), come quella infatti narra i detti e fatti del patriarca del monachesimo cristiano così questa descrive "la vita e i modi della beata maestra Sincletica", come rende chiaramente esplicito il titolo greco dell'opera. La tradizione manoscritta tuttavia non è concorde nell'ascrivere la paternità dell'opera ad Atanasio, variando nell'attribuzione ad altri più o meno sconosciuti autori, quali un certo Policarpo asceta o un Arsenios Pegados, la cui identificazione al pari del primo, rimane incerta e dubbia.[\[4\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Atanasio_di_Alessandria#cite_note-4).* ## *I primi contrasti\[[modifica](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Atanasio_di_Alessandria&veaction=edit§ion=2 "Modifica la sezione I primi contrasti") | [modifica sorgente](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Atanasio_di_Alessandria&action=edit§ion=2 "Modifica la sezione I primi contrasti")\]* *Tra i primi conflitti che Atanasio dovette affrontare si colloca lo scisma dei [meleziani](https://it.wikipedia.org/wiki/Melezio_di_Licopoli "Melezio di Licopoli"), nei confronti dei quali il concilio niceno aveva disposto una sorta di tolleranza. L'aperta disapprovazione di quella tregua da parte di Atanasio fornì ai suoi avversari l'occasione per denunciarlo di fronte all'[imperatore](https://it.wikipedia.org/wiki/Costantino_I "Costantino I") di violenze e persecuzioni nei loro confronti[\[5\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Atanasio_di_Alessandria#cite_note-5). Disertato un primo sinodo a [Cesarea in Palestina](https://it.wikipedia.org/wiki/Cesarea_in_Palestina "Cesarea in Palestina"), indetto da Costantino per giudicarlo[\[6\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Atanasio_di_Alessandria#cite_note-6), Atanasio non poté sottrarsi ad un secondo sinodo convocato a [Tiro](https://it.wikipedia.org/wiki/Tiro_\(citt%C3%A0\) "Tiro (città)"), ma nel frattempo il contrasto ideologico contro i meleziani non gli aveva impedito di ottenerne l'alleanza. Nonostante tutte le accuse venissero regolarmente confutate, il sinodo volle nominare una commissione episcopale d'inchiesta, alla quale si oppose il partito di Atanasio. La disputa sfociò in violenze, ed il sinodo pronunciò comunque, nei suoi confronti, una condanna di deposizione e di esilio, che venne comunicata all'imperatore ed al papa. Prima che i vescovi si pronunciassero, Atanasio riuscì ad incontrare personalmente Costantino, ottenendone una richiesta imperiale indirizzata ai vescovi del sinodo affinché giustificassero la loro posizione intransigente. Ma le nuove accuse che questi avanzarono, convinsero l'imperatore che la pace in Egitto poteva essere assicurata solo con l'allontanamento del vescovo. Costantino pertanto ratificò la deposizione di Atanasio dalla sua sede episcopale[\[7\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Atanasio_di_Alessandria#cite_note-7).* *Nel suo primo esilio a [Treviri](https://it.wikipedia.org/wiki/Augusta_Treverorum "Augusta Treverorum"), nella [Gallia Belgica](https://it.wikipedia.org/wiki/Gallia_Belgica "Gallia Belgica"), tra il [335](https://it.wikipedia.org/wiki/335 "335") e il [337](https://it.wikipedia.org/wiki/337 "337"), completò il doppio trattato Contro i Gentili – sull'Incarnazione, nel quale esponeva le sue ragioni sull'identità di Cristo come "vero Dio" e "vero uomo". In quel momento la cristianità si dibatteva per trovare una posizione univoca: da una parte la Chiesa di Roma, sede patriarcale d'Occidente, guidata da [papa Giulio I](https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Giulio_I "Papa Giulio I"), fermo sui principi del [concilio di Nicea](https://it.wikipedia.org/wiki/Concilio_di_Nicea "Concilio di Nicea"); dall'altra la Chiesa d'Oriente, più speculativa e culturalmente vivace, presentava molte facce che andavano dall'[arianesimo](https://it.wikipedia.org/wiki/Arianesimo "Arianesimo") puro a infinite sfumature del semi-arianesimo[\[8\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Atanasio_di_Alessandria#cite_note-8).* *Con la morte di [Costantino I](https://it.wikipedia.org/wiki/Costantino_I "Costantino I") nel [337](https://it.wikipedia.org/wiki/337 "337"), l'Impero fu diviso tra i suoi tre figli, e la [Gallia](https://it.wikipedia.org/wiki/Gallia "Gallia") fu assegnata a [Costantino II](https://it.wikipedia.org/wiki/Costantino_II "Costantino II"). Approfittando dell'amnistia generale concessa per l'insediamento sul trono, e del fatto che il nuovo sovrano era decisamente favorevole alle posizioni della Chiesa di Roma, Atanasio chiese di essere reintegrato nella sua sede episcopale di Alessandria, che però rientrava nella giurisdizione di [Costanzo II](https://it.wikipedia.org/wiki/Costanzo_II "Costanzo II"). Costantino scrisse al fratello Costanzo[\[9\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Atanasio_di_Alessandria#cite_note-9), affermando che il reinsediamento di Atanasio sul trono vescovile di Alessandria era stato un desiderio di [Costantino I](https://it.wikipedia.org/wiki/Costantino_I "Costantino I") che la morte gli aveva impedito di soddisfare[\[10\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Atanasio_di_Alessandria#cite_note-10). Lo scopo di Costantino II era quello di far valere il ruolo di fratello più anziano, augusto senior, e di nominare uomini a lui leali nelle posizioni-chiave nei territori amministrati dai fratelli: Atanasio avrebbe sicuramente recato problemi a Costanzo, di simpatie decisamente ariane[\[11\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Atanasio_di_Alessandria#cite_note-11).* *Come il padre, anche Costanzo si lasciò convincere dal vescovo ariano [Eusebio di Nicomedia](https://it.wikipedia.org/wiki/Eusebio_di_Nicomedia "Eusebio di Nicomedia") a combattere le teorie di Atanasio, tacciandole di [sabellianismo](https://it.wikipedia.org/wiki/Sabellianismo "Sabellianismo"), eresia propugnata da [Marcello d'Ancyra](https://it.wikipedia.org/wiki/Marcello_di_Ancira "Marcello di Ancira").* *La morte di [Costantino II](https://it.wikipedia.org/wiki/Costantino_II "Costantino II"), nel [340](https://it.wikipedia.org/wiki/340 "340"), espose di nuovo Atanasio alla persecuzione dei suoi avversari, che l'anno successivo indissero un concilio ad [Antiochia](https://it.wikipedia.org/wiki/Antiochia_di_Siria "Antiochia di Siria"). I novanta vescovi orientali convenuti stabilirono ufficialmente che un vescovo dichiarato decaduto da un sinodo non potesse essere reintegrato se non per decisione di un altro sinodo, e confermarono pertanto la degradazione di Atanasio, insediando al suo posto [Gregorio di Cappadocia](https://it.wikipedia.org/wiki/Gregorio_di_Cappadocia "Gregorio di Cappadocia"). L'imperatore intervenne ordinando che il nuovo vescovo e le deliberazioni del sinodo fossero sostenute anche con la forza. Atanasio si rifugiò a Roma, dove rimase in esilio per circa tre anni durante i quali, tra l'altro, ottenne il riconoscimento di innocenza non solo da [papa Giulio I](https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Giulio_I "Papa Giulio I"), ma anche da un concilio di 50 vescovi della chiesa di Roma[\[12\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Atanasio_di_Alessandria#cite_note-12)* *Ma il problema richiedeva una soluzione definitiva: [Costante I](https://it.wikipedia.org/wiki/Costante_I "Costante I"), che dopo l'annessione dei territori di [Costantino II](https://it.wikipedia.org/wiki/Costantino_II "Costantino II") regn




























































