Stampa Litografica Battaglia Santa Maria Volturno 1860 Garibaldi
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Descrizione
Battaglia in Santa Maria *1 ottobre 1860* Interessante edizione antica e d'epoca, stampa litografica raffigurante una veduta di un campo di battaglia, con scontro a fuoco tra soldati e garibaldini nei pressi di Santa Maria (Capua Vetere?), con sullo sfondo visibile una prospettiva con case o palazzi e cupola di chiesa e campanile; *il tutto in relazione agli eventi legati alla storia risorgimentale italiana,* *e alla Unità d'Italia, così come pure si evince dalla scritta W l'Italia presente su una bandiera tricolore sorretta da un garibaldino;* misura circa cm.25,5x33 (l'intero foglio, compresi i margini bianchi rifilati diseguali), circa cm.19,5x26,5 la sola parte figurata; stampa originale litografica, impressa a cura dei litografi Fratelli Terzaghi (Milano); in basso a destra visibile la sigla "D.M." probabilmente le iniziali dell'artista disegnatore; stampa edita in origine probabilmente quale tavola illustrativa di una opera storico-locale della metà o seconda metà dell'800. Di interesse artistico, storico risorgimentale, storico locale, decorativo, collezionistico Conservazione generale molto modesta, segni e difetti d'uso e d'epoca, diffuse fioriture e gore e bruniture e sgualciture e piegature e strappetti e difetti vari marginali o così come visibili nelle immagini allegate; annotazioni varie e segni di sporco, strappetti vari sommariamente e maldestramente rinforzati al verso; stampa eventualmente meritevole di restauro, difetti comunque parzialmente mascherabili con l'incorniciatura del foglio, pertanto ***stampa meritevole almeno di essere inserita sotto passpartout ed incorniciata.*** *(le immagini allegate raffigurano alcuni particolari dell'intero foglio, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)* *###* *dal web, wikipedia:* *La **battaglia del Volturno** indica alcuni scontri armati avvenuti tra i volontari [garibaldini](https://it.wikipedia.org/wiki/Garibaldini "Garibaldini") e le truppe [borboniche](https://it.wikipedia.org/wiki/Borbone_di_Napoli "Borbone di Napoli"), avvenuti tra il 26 settembre ed il 2 ottobre [1860](https://it.wikipedia.org/wiki/1860 "1860") nei pressi del fiume [Volturno](https://it.wikipedia.org/wiki/Volturno "Volturno"), durante la [spedizione dei Mille](https://it.wikipedia.org/wiki/Spedizione_dei_Mille "Spedizione dei Mille").* *La battaglia principale si svolse il 1º ottobre [1860](https://it.wikipedia.org/wiki/1860 "1860") a sud del fiume. Furono impegnati circa 24.000 garibaldini, costituenti l'[esercito meridionale](https://it.wikipedia.org/wiki/Esercito_meridionale "Esercito meridionale"), contro circa 50.000 borbonici.[\[1\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_del_Volturno#cite_note-1) Dopo le scaramucce del 26 e 29 settembre, il 30 i borbonici tentarono una offensiva con il passaggio del fiume a [Triflisco](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Triflisco&action=edit&redlink=1 "Triflisco (la pagina non esiste)"), per puntare su [Santa Maria a Valogno](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Santa_Maria_a_Valogno&action=edit&redlink=1 "Santa Maria a Valogno (la pagina non esiste)"), ma furono arrestati dal fuoco di due compagnie della [Brigata Spangaro](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Brigata_Spangaro&action=edit&redlink=1 "Brigata Spangaro (la pagina non esiste)"), attestate a [San Iorio](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=San_Iorio&action=edit&redlink=1 "San Iorio (la pagina non esiste)"). Finalmente il primo ottobre il maresciallo generale [Giosuè Ritucci](https://it.wikipedia.org/wiki/Giosu%C3%A8_Ritucci "Giosuè Ritucci"), che comandava i borbonici riuniti a Capua e in parte sulla destra del Volturno sino [Caiazzo](https://it.wikipedia.org/wiki/Caiazzo "Caiazzo"), si decise ad attaccare con l'intento di muovere frontalmente con due [divisioni](https://it.wikipedia.org/wiki/Divisione_\(unit%C3%A0_militare\) "Divisione (unità militare)"), la [Afan de Rivera](https://it.wikipedia.org/wiki/Afan_de_Rivera "Afan de Rivera") e la [Tabacchi](https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Tabacchi "Giovanni Tabacchi"), sul centro garibaldino a [Sant'Angelo in Formis](https://it.wikipedia.org/wiki/Sant%27Angelo_in_Formis "Sant'Angelo in Formis") e a [Santa Maria Capua Vetere](https://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Maria_Capua_Vetere "Santa Maria Capua Vetere"), raggiungere [Caserta](https://it.wikipedia.org/wiki/Caserta "Caserta") e di qui dirigersi su Napoli: due colonne laterali dovevano cooperare all'azione.* *Le truppe di Garibaldi occupavano un fronte assai esteso, di ben venti chilometri, allo scopo di proteggere le numerose comunicazioni per Napoli e Caserta: avevano la destra a Sant'Angelo con i soldati comandati da [Giacomo Medici](https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Medici "Giacomo Medici") e a Santa Maria Capua Vetere con gli uomini di Milbitz, il centro a nord di Caserta con i volontari comandati da [Gaetano Sacchi](https://it.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Sacchi "Gaetano Sacchi") per la riserva e il quartier generale di Garibaldi con i volontari comandati da [Stefano Türr](https://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_T%C3%BCrr "Stefano Türr"). L'azione iniziò a ovest da parte dei borbonici che, incoraggiati dalla presenza del [re Francesco II](https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_II_delle_Due_Sicilie "Francesco II delle Due Sicilie") e dei conti di Trapani e Caserta, fecero ripiegare gli avamposti garibaldini ottenendo qualche buon successo. Garibaldi messosi alla testa di una compagnia e con i volontari di Medici, riuscì a ristabilire la situazione.* *Intanto si continuava a combattere con accanimento a Santa Maria Capua Vetere, dov'era ferito lo stesso generale Milbitz e si segnalava la presenza della cavalleria ungherese del maggiore Scheiter accorsa da Caserta insieme alla [brigata](https://it.wikipedia.org/wiki/Brigata "Brigata") Eber della riserva comandata da Türr. Alle ore 18 i borbonici furono costretti a ripiegare facendo ripristinare la linea garibaldina Santa Maria Capua Vetere-Sant'Angelo in Formis. Nel frattempo si combatteva pure sulle colline a est da Monte [Tifata](https://it.wikipedia.org/wiki/Tifata "Tifata") dove un piccolo gruppo di contadini diretti da nobili rimasti fedeli ai Borbone resistettero un'intera giornata: lo scontro iniziato la mattina si concluse quando i garibaldini diedero fuoco al palazzo dei Cocozza all'interno del quale c'erano le provviste e le munizioni dei volontari borbonici a [Monte Viro](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Monte_Viro&action=edit&redlink=1 "Monte Viro (la pagina non esiste)") e a [Castel Morrone](https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Morrone "Castel Morrone"), dove cadeva [Pilade Bronzetti](https://it.wikipedia.org/wiki/Pilade_Bronzetti "Pilade Bronzetti") alla testa del 1º [Battaglione](https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglione "Battaglione") [Bersaglieri](https://it.wikipedia.org/wiki/Bersaglieri "Bersaglieri"), che andò distrutto.* [](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Mille_a_Capua_Vizzotto1.JPG)[](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Mille_a_Capua_Vizzotto1.JPG "Ingrandisci")*Fase dei combattimenti vicino l'arco di Adriano a Santa Maria Capua Vetere.* *Un altro combattimento assai importante e di maggiori proporzioni si svolgeva frattanto a est, ai [Ponti della Valle](https://it.wikipedia.org/wiki/Acquedotto_Carolino "Acquedotto Carolino"), sulla via per [Maddaloni](https://it.wikipedia.org/wiki/Maddaloni "Maddaloni"). Il settore era affidato a [Nino Bixio](https://it.wikipedia.org/wiki/Nino_Bixio "Nino Bixio"), il quale si dichiarò deciso a morirvi prima di lasciarlo. Le truppe garibaldine il primo di ottobre vennero attaccate dalla [brigata](https://it.wikipedia.org/wiki/Brigata "Brigata") estera del generale von Mechel, che nel primo scontro perse il proprio figlio che ricopriva il grado di [tenente](https://it.wikipedia.org/wiki/Tenente "Tenente"). Di fronte all'impeto delle truppe borboniche, [bavaresi](https://it.wikipedia.org/wiki/Baviera "Baviera") e [svizzere](https://it.wikipedia.org/wiki/Svizzera "Svizzera"), Bixio dovette retrocedere con gravi perdite oltre il [Monte Caro](https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Monte_Caro&action=edit&redlink=1 "Monte Caro (la pagina non esiste)"); questa posizione nel corso della serata venne ripreso dal [colonnello Dezza](https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Dezza "Giuseppe Dezza") con i battaglioni Bersaglieri Menotti e col battaglione Bersaglieri Taddei, facendo ripiegare von Mechel a nord oltre [Dugenta](https://it.wikipedia.org/wiki/Dugenta "Dugenta").* *Dopo il ripiegamento del von Mechel, la colonna borbonica del colonnello Perrone rimase in posizione isolata presso Caserta con circa tremila uomini. Venne attaccata il 2 ottobre mattina, di fronte e alle spalle, dalle truppe garibaldine con il concorso del 1º Battaglione Bersaglieri regolari piemontesi, del maggiore Soldo. Questa unità piemontese, che pure si disimpegnò dall'attacco ritirandosi a nord, fu concessa dall'ambasciatore piemontese a Napoli [Villamarina](https://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Pes,_marchese_di_Villamarina "Salvatore Pes, marchese di Villamarina") che contravvenne agli ordini di [Cavour](https://it.wikipedia.org/wiki/Camillo_Benso,_conte_di_Cavour "Camillo Benso, conte di Cavour") di rimanere neutrale nel conflitto.[\[2\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_del_Volturno#cite_note-2) La battaglia si poteva dire conclusa con una sostanziale vittoria, seppur sofferta e con gravi perdite, dei soldati garibaldini e sabaudi. Si chiudeva così, con l'arrivo delle truppe regolari piemontesi, la battaglia garibaldina più grande e decisiva.* *È ritenuta una delle più importanti battaglie del [Risorgimento](https://it.wikipedia.org/wiki/Risorgimento "Risorgimento"), tanto per il numero dei combattenti coinvolti che per i risultati ottenuti da Garibaldi, che arrestò la ripresa offensiva dell'[esercito borbonico](https://it.wikipedia.org/wiki/Esercito_borbonico "Esercito borbonico") dopo la sua ricostruzione tra le mura di Capua. Ragioni politiche e incomprensioni non diedero per lungo tempo la dovuta importanza a questa battaglia, di carattere offensivo per le truppe borboniche. Ai borbonici, bene armati ed equipaggiati, venne meno l'abilità dei capi, a differenza dei garibaldini, mal preparati, ma comandati da militari capaci e di grande ascendente, a cominciare da Garibaldi, che mostrò un notevole intuito tattico. I borbonici persero giorni preziosi prima di attaccare, a tutto vantaggio dei loro avversari che ebbero tempo di rafforzarsi sul terreno. Alla battaglia partecipò anche [Carmine Crocco](https://it.wikipedia.org/wiki/Carmine_Crocco "Carmine Crocco"), come volontario garibaldino nell'[esercito meridionale](https://it.wikipedia.org/wiki/Esercito_meridionale "Esercito meridionale") dopo aver disertato dall'esercito borbonico, che poi, ritornando filoborbonico, diventerà il più noto capobanda del [brigantaggio postunitario](https://it.wikipedia.org/wiki/Brigantaggio_postunitario "Brigantaggio postunitario").[\[3\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_del_Volturno#cite_note-3)*




























































