Incisione Antica Papa Gregorio I Magno XVI Secolo Roma Ritratto

Valore stimato —139.3

Descrizione

Gregorio Primo Interessante antica edizione, bella e suggestiva raffigurazione di un antico pontefice; *incisione originale antica, all'acquaforte e xilografica (praticamente una doppia incisione essendo state utilizzate due matrici, una in rame per il ritratto vero e proprio, e una in legno per la cornice che contorna il ritratto); in origine incisione edita quale tavola illustrativa nel testo di una pubblicazione specialistica, probabilmente della fine del '500;* misura circa cm.16x13 (la sola parte figurata), su foglio di circa cm.22x16 (l'intero foglio, compresi i margini bianchi rifilati diseguali); databile alla fine del XVI sec.; *con stemma araldico pontificio impresso in alto a sinistra.* Di interesse artistico, specialistico, araldico, collezionistico Buona conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, sparse fioriture e sgualciture e difetti vari marginali, unico foglio impresso al recto e con scritte impresse al verso, incisione ben impressa e di ottima qualità artistica, ***stampa meritevole di essere inserita sotto passpartout ed incorniciata.*** *(l'immagine allegata raffigura un particolare dell'intero foglio, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)* *####* *della stessa serie sono anche disponibili i ritratti (stessa epoca di stampa e stesse dimensioni), relativi a numerosi altri antichi pontefici, e tra i pontefici di nome Gregorio:* *Gregorio: primo, secondo, terzo, quarto, quinto, sesto, ottavo, nono, decimo, dodicesimo* *(eventuali ulteriori informazioni a richiesta; ovviamente la presente offerta in asta riguarda esclusivamente l'incisione sopra descritta relativa al papa Gregorio I°)* *#####* **Papa Gregorio I**, detto **papa Gregorio Magno** ovvero **il Grande** ([Roma](https://it.wikipedia.org/wiki/Roma "Roma"), [540](https://it.wikipedia.org/wiki/540 "540") circa – [Roma](https://it.wikipedia.org/wiki/Roma "Roma"), [12 marzo](https://it.wikipedia.org/wiki/12_marzo "12 marzo") [604](https://it.wikipedia.org/wiki/604 "604")), fu il 64º [vescovo di Roma](https://it.wikipedia.org/wiki/Vescovo_di_Roma "Vescovo di Roma") e [Papa](https://it.wikipedia.org/wiki/Papa "Papa") della [Chiesa cattolica](https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_cattolica "Chiesa cattolica"), dal [3 settembre](https://it.wikipedia.org/wiki/3_settembre "3 settembre") [590](https://it.wikipedia.org/wiki/590 "590") fino alla sua morte. La Chiesa cattolica lo venera come [santo](https://it.wikipedia.org/wiki/Santo "Santo") e [dottore della Chiesa](https://it.wikipedia.org/wiki/Dottore_della_Chiesa "Dottore della Chiesa"). Anche le [Chiese ortodosse](https://it.wikipedia.org/wiki/Chiese_ortodosse "Chiese ortodosse") lo venerano come [santo](https://it.wikipedia.org/wiki/Santo "Santo"). Gregorio Magno nacque verso il [540](https://it.wikipedia.org/wiki/540 "540") da una famiglia aristocratica. Alcuni genealogisti collocano fra gli antenati di Gregorio i papi [Felice II](https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Felice_III "Papa Felice III") e [Agapito](https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Agapito_I "Papa Agapito I"). Gregorio era figlio di Gordiano. Papa Gregorio Magno scrive «*ego quoque tunc urbanam praeturam gerens pariter subscripsi*», anche se in una variante del testo *praeturam* è sostituita da *praefecturam*. A causa della variante *praeturam*/*praefecturam*, non è possibile sapere con esattezza se fu prefetto urbano o piuttosto pretore urbano. Grande ammiratore di [Benedetto da Norcia](https://it.wikipedia.org/wiki/Benedetto_da_Norcia "Benedetto da Norcia") (anch'egli discendente della *gens Anicia*), decise di trasformare i suoi possedimenti a [Roma](https://it.wikipedia.org/wiki/Roma "Roma") (sul [Celio](https://it.wikipedia.org/wiki/Celio "Celio")) e in [Sicilia](https://it.wikipedia.org/wiki/Sicilia "Sicilia") in altrettanti [monasteri](https://it.wikipedia.org/wiki/Monasteri "Monasteri") e di farsi monaco, quindi si dedicò con assiduità alla contemplazione dei misteri di [Dio](https://it.wikipedia.org/wiki/Dio "Dio") nella lettura della [Bibbia](https://it.wikipedia.org/wiki/Bibbia "Bibbia"). Non poté dimorare a lungo nel suo convento del Celio poiché, dopo essere stato ordinato [diacono](https://it.wikipedia.org/wiki/Diacono "Diacono"), [papa Pelagio II](https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Pelagio_II "Papa Pelagio II") lo inviò verso il [579](https://it.wikipedia.org/wiki/579 "579") come [apocrisario](https://it.wikipedia.org/wiki/Nunzio_apostolico#Storia "Nunzio apostolico"), presso la corte di [Costantinopoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Costantinopoli "Costantinopoli"), dove restò per sei anni, e si guadagnò la stima dell'imperatore [Maurizio I](https://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_I_di_Bisanzio "Maurizio I di Bisanzio"), di cui tenne a battesimo il figlio [Teodosio](https://it.wikipedia.org/wiki/Teodosio_\(figlio_di_Maurizio\) "Teodosio (figlio di Maurizio)"). Al proprio rientro a Roma, nel [586](https://it.wikipedia.org/wiki/586 "586"), tornò nel monastero sul Celio; vi rimase però per pochissimo tempo, perché il [3 settembre](https://it.wikipedia.org/wiki/3_settembre "3 settembre") [590](https://it.wikipedia.org/wiki/590 "590") fu chiamato al soglio pontificio dall'entusiasmo dei credenti e dalle insistenze del clero e del [senato](https://it.wikipedia.org/wiki/Senato_romano "Senato romano") di Roma, dopo la morte di Pelagio II di cui era stato segretario. Gregorio cercò di resistere alle insistenze del popolo, inviando una lettera all'Imperatore Maurizio in cui lo pregava di intervenire non ratificando l'elezione, ma il *praefectus urbi* di Roma, di nome Germano o forse fratello di Gregorio,[\[1\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Gregorio_I#cite_note-1) intercettò la lettera e la sostituì con la petizione del popolo che chiedeva che Gregorio fosse eletto papa. [](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Andrea_Mantegna_106.jpg)[![](https://bits.wikimedia.org/static-1.22wmf3/skins/common/images/magnify-clip.png)](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Andrea_Mantegna_106.jpg "Ingrandisci")Gregorio con [Giovanni Battista](https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista "Giovanni Battista"), [san Benedetto da Norcia](https://it.wikipedia.org/wiki/San_Benedetto_da_Norcia "San Benedetto da Norcia") e [san Girolamo](https://it.wikipedia.org/wiki/San_Girolamo "San Girolamo"). [Pittura su tela](https://it.wikipedia.org/wiki/Pittura_su_tela "Pittura su tela") di [Andrea Mantegna](https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Mantegna "Andrea Mantegna") (1497) In quel tempo Roma era afflitta da una terribile [pestilenza](https://it.wikipedia.org/wiki/Pestilenza "Pestilenza"). Per implorare l'aiuto divino, Gregorio fece andare il popolo in [processione](https://it.wikipedia.org/wiki/Processione "Processione") per tre giorni consecutivi alla [basilica di Santa Maria Maggiore](https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Santa_Maria_Maggiore "Basilica di Santa Maria Maggiore")\[*[senza fonte](https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Cita_le_fonti "Wikipedia:Cita le fonti")*\], cosa che, ovviamente, aumentò i contagi\[*[senza fonte](https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Cita_le_fonti "Wikipedia:Cita le fonti")*\]. Cessata l'epidemia, più tardi una leggenda disse che, durante la processione, era apparso sulla [mole Adriana](https://it.wikipedia.org/wiki/Mole_Adriana "Mole Adriana") l'[arcangelo Michele](https://it.wikipedia.org/wiki/Arcangelo_Michele "Arcangelo Michele") che rimetteva la spada nel suo fodero come per annunziare che le preghiere dei fedeli erano state esaudite. Da allora il mausoleo di [Adriano](https://it.wikipedia.org/wiki/Publio_Elio_Traiano_Adriano "Publio Elio Traiano Adriano") mutò il nome in quello di [Castel Sant'Angelo](https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Sant%27Angelo "Castel Sant'Angelo") e una statua dell'angelo vi fu posta sulla cima.[\[2\]](https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Gregorio_I#cite_note-2) Come papa si dimostrò uomo di azione, pratico e intraprendente (chiamato "l'ultimo dei Romani"), nonostante fosse fisicamente abbastanza esile e cagionevole di salute. Fu amministratore energico, sia nelle questioni sociali e politiche per supportare i bisognosi di aiuto e protezione, sia nelle questioni interne della Chiesa. Trattò con molti paesi europei; con il [re visigoto](https://it.wikipedia.org/wiki/Re_visigoto "Re visigoto") [Recaredo di Spagna](https://it.wikipedia.org/wiki/Recaredo_I "Recaredo I"), convertitosi al [cattolicesimo](https://it.wikipedia.org/wiki/Cattolicesimo "Cattolicesimo"), Gregorio fu in continui rapporti, e fu in eccellente relazione con i [re franchi](https://it.wikipedia.org/wiki/Franchi "Franchi"). Con l'aiuto di questi e della regina [Brunechilde](https://it.wikipedia.org/wiki/Brunechilde "Brunechilde"), riuscì a tradurre in realtà quello ch'era stato il suo sogno più bello: la conversione della [Britannia](https://it.wikipedia.org/wiki/Britannia "Britannia"), che affidò ad [Agostino di Canterbury](https://it.wikipedia.org/wiki/Agostino_di_Canterbury "Agostino di Canterbury"), priore del [convento di Sant'Andrea](https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_e_convento_di_Sant%27Andrea "Chiesa e convento di Sant'Andrea"). A questo proposito si racconta che un giorno, scendendo dal suo convento sul Celio e vedendo al mercato alcuni giovani schiavi britannici esposti per la vendita, bellissimi di aspetto e pagani, esclamasse rammaricato: **«** Non Angli, ma Angeli dovrebbero esser chiamati… **»** In meno di due anni diecimila [Angli](https://it.wikipedia.org/wiki/Angli "Angli"), compreso il [re del Kent](https://it.wikipedia.org/wiki/Re_del_Kent "Re del Kent"), [Edelberto](https://it.wikipedia.org/wiki/Ethelbert_del_Kent "Ethelbert del Kent"), si convertirono. Era questo un grande successo di Gregorio, il primo della sua politica che mirava ad eliminare gli avversari della Chiesa e ad accrescere l'autorità del papato con la conversione dei "barbari". Si trovò a dover provvedere, a fronte di un'inefficiente esercito imperiale, alla difesa di Roma, assediata nel [593](https://it.wikipedia.org/wiki/593 "593") da [Agilulfo](https://it.wikipedia.org/wiki/Agilulfo "Agilulfo"), [re dei Longobardi](https://it.wikipedia.org/wiki/Re_dei_Longobardi "Re dei Longobardi"), coi quali poi riuscì a stabilire rapporti di buon vicinato e avviò la loro conversione dall'[eresia ariana](https://it.wikipedia.org/wiki/Eresia_ariana "Eresia ariana") al cattolicesimo grazie anche all'influente sostegno della regina [Teodolinda](https://it.wikipedia.org/wiki/Teodolinda "Teodolinda"). Gregorio Magno si trovò di fronte a una situazione difficile: Roma era minacciata dai Longobardi mentre le truppe che dovevano difendere la città erano mal pagate e vi era il rischio che si rivoltassero. Papa Gregorio invocò più volte l'aiuto militare dell'Impero, ma non fu ascoltato. I Longobardi, riporta Gregorio Magno, continuavano a devastare l'Italia: nel [590](https://it.wikipedia.org/wiki/590 "590") furono da essi devastate le città di Minturnia (nei dintorni di [Formia](https://it.wikipedia.org/wiki/Formia "Formia")), Tauriana (in [Calabria](https://it.wikipedia.org/wiki/Calabria "Calabria")) e [Fano](https://it.wikipedia.org/wiki/Fano "Fano"), facendo fuggire il clero e facendo prigionieri, che dovettero essere riscattati dal Papa. Nel 591, inoltre, il [duca di Spoleto](https://it.wikipedia.org/wiki/Ducato_di_Spoleto "Ducato di Spoleto"), [Ariulfo](https://it.wikipedia.org/wiki/Ariulfo "Ariulfo"), appena asceso al ducato, iniziò a condurre una politica espansionistica a danni dei Bizantini, conquistando le città del [corridoio umbro](https://it.wikipedia.org/wiki/Corridoio_Bizantino "Corridoio Bizantino") che collegava Roma con Ravenna e assediando la *Città Eterna* stessa, da cui si ritirò solo dopo aver estorto alla città assediata un tributo; nel frattempo anche Napoli era minacciata dai Longobardi di Benevento. L'esarca non intervenne in aiuto di Roma, nonostante le richieste di aiuto di Papa Gregorio, il quale, dopo l'assedio, scrisse all'arcivescovo di Ravenna, Giovanni, lamentandosi per il comportamento dell'esarca, che «...rifiuta di

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