Nuovi Versi Di Vittorio Betteloni Con Prefazione Di Carducci 1880

Valore stimato —209.3

Descrizione

VITTORIO BETTELONI NUOVI VERSI ... *CON PREFAZIONE DI GIOSUE' CARDUCCI* Bologna, Zanichelli, 1880 Cm.16,5; pp.47+182; senza legatura. Interessante edizione antica e d'epoca, volume in pratico formato tascabile o da viaggio, con all'interno una vasta raccolta di componimenti del noto letterato veronese; con lungo scritto di prefazione a cura di Giosuè Carducci (ben 47 pagine di prefazione!); tra le numerose poesie quì presenti, citiamo: *IDEALE* *PARALLELO* *NATALE* *PER UNA IGNOTA* *PER UN AMICO ESTINTO* *INSONNIA* *REALISMO* *CATASTROFE* *STORIA DI OGNI DI* *NEL CHIOSTRO* *ODE AL VINO* *PIOGGIA DI MAGGIO* *MENDICANTI CAMPESTRI* *MIRAMAR* *LICENZA: LA ROCCA DI GARDA* *FRAMMENTO EPICO* *...*  DI INTERESSE LETTERARIO, FILOLOGICO, STORICO-LOCALE, BIBLIOGRAFICO Modesta conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, sparse fioriture e bruniture e sgualciture e gore e difetti vari marginali; ampie gore che decrescono dalle carte iniziali in poi; volume senza copertine o legatura, dorso rotto e parzialmente a fogli sciolti e pertanto meritevole di rilegatura. *(l'immagine allegata raffigura un particolare del frontespizio, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)* *###* *dal web, wikipedia:* ***Vittorio Betteloni** ([Verona](https://it.wikipedia.org/wiki/Verona "Verona"), [14 giugno](https://it.wikipedia.org/wiki/14_giugno "14 giugno") [1840](https://it.wikipedia.org/wiki/1840 "1840") – [Castelrotto di San Pietro in Cariano](https://it.wikipedia.org/wiki/San_Pietro_in_Cariano "San Pietro in Cariano"), [1º settembre](https://it.wikipedia.org/wiki/1%C2%BA_settembre "1º settembre") [1910](https://it.wikipedia.org/wiki/1910 "1910")) è stato un [poeta](https://it.wikipedia.org/wiki/Poeta "Poeta") [italiano](https://it.wikipedia.org/wiki/Italia "Italia").* *Inizia, appena adolescente, a buttar giù versi con l'incoraggiamento del padre [Cesare](https://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Betteloni "Cesare Betteloni"), anch'egli poeta, alla cui morte per[suicidio](https://it.wikipedia.org/wiki/Suicidio "Suicidio"), nel [1858](https://it.wikipedia.org/wiki/1858 "1858"), è affidato alla tutela dell'altro noto poeta e amico di famiglia, [Aleardo Aleardi](https://it.wikipedia.org/wiki/Aleardo_Aleardi "Aleardo Aleardi"), che lo iscrive alla facoltà di legge dell'[Università di Padova](https://it.wikipedia.org/wiki/Universit%C3%A0_di_Padova "Università di Padova").* *Dal [1859](https://it.wikipedia.org/wiki/1859 "1859") prosegue gli studi a [Torino](https://it.wikipedia.org/wiki/Torino "Torino") e poi a [Pisa](https://it.wikipedia.org/wiki/Pisa "Pisa") dove si laurea ([1862](https://it.wikipedia.org/wiki/1862 "1862")) e scrive le prime prove poetiche, il Canzoniere dei vent'anni. Si reca spesso a [Milano](https://it.wikipedia.org/wiki/Milano "Milano"), frequentandovi e stringendo amicizia con alcuni poeti della [Scapigliatura](https://it.wikipedia.org/wiki/Scapigliatura "Scapigliatura"), come [Emilio Praga](https://it.wikipedia.org/wiki/Emilio_Praga "Emilio Praga"). Nel [1869](https://it.wikipedia.org/wiki/1869 "1869") pubblica la raccolta In primavera.* *Sposato nel [1872](https://it.wikipedia.org/wiki/1872 "1872"), nel [1875](https://it.wikipedia.org/wiki/1875 "1875") conosce ed stringe un'amicizia destinata a durare tutta la vita, col [Carducci](https://it.wikipedia.org/wiki/Giosu%C3%A8_Carducci "Giosuè Carducci"). Questi lo incoraggia nell'attività poetica con una prefazione elogiativa, già apparsa nel Fanfulla della domenica, ai suoi Nuovi versi, pubblicati nel [1880](https://it.wikipedia.org/wiki/1880 "1880"); nel [1876](https://it.wikipedia.org/wiki/1876 "1876") gli nacque il figlio Gianfranco che sarà anch'egli poeta.* *Dal [1877](https://it.wikipedia.org/wiki/1877 "1877") insegna [letteratura italiana](https://it.wikipedia.org/wiki/Letteratura_italiana "Letteratura italiana") nel Reale Collegio degli Angeli di Verona, traduce l'Arminio e Dorotea di [Goethe](https://it.wikipedia.org/wiki/Johann_Wolfgang_von_Goethe "Johann Wolfgang von Goethe") nel 1893 e il Don Giovanni di [Byron](https://it.wikipedia.org/wiki/George_Gordon_Byron "George Gordon Byron") nel [1897](https://it.wikipedia.org/wiki/1897 "1897") e collabora ai due quotidiani veronesi, [L'Adige](https://it.wikipedia.org/wiki/L%27Adige "L'Adige") e [L'Arena](https://it.wikipedia.org/wiki/L%27Arena "L'Arena").* *Muore nel 1910 nella [villa che porta il suo nome](https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Bettelloni "Villa Bettelloni"), di proprietà dei suoi antenati fin dal [1665](https://it.wikipedia.org/wiki/1665 "1665"), nella frazione veronese di Castelrotto nel comune di [San Pietro in Cariano](https://it.wikipedia.org/wiki/San_Pietro_in_Cariano "San Pietro in Cariano").* *Le raccolte poetiche In primavera, 1869, Nuovi versi, 1880, Crisantemi, [1903](https://it.wikipedia.org/wiki/1903 "1903"); il romanzo Prima lotta, [1896](https://it.wikipedia.org/wiki/1896 "1896").* *Nei primi decenni dell'Unità, appare nella poesia italiana un cauto realismo che non taglia i ponti con la tradizione classica ma rifiuta tanto l'enfasi risorgimentale che certo patetismo romantico. I versi del Betteloni, volutamente prosastici in modo da aderire alla dimensione dimessa dei piccoli casi quotidiani, hanno un andamento narrativo ora rappresentando liete rievocazioni di amori giovanili, ora ripiegandosi in un controllato intimismo. I toni smorzati della sua poesia, percorsa da venature ironiche, precorre in parte il prossimo [Crepuscolarismo](https://it.wikipedia.org/wiki/Crepuscolari "Crepuscolari").* *Dai primi, ancora acerbi versi del Canzoniere dei vent'anni appare già la cifra stilistica del Betteloni:* *Poi ti tenevo dietro piano piano, / com'è costume dei novelli amanti, / pur di scorgerti solo da lontano, / senza parere all'occhio dei passanti: / e tu con atto cauto e sospettoso, / per non mostrar che a me ponessi mente, / volgevi a mezzo il capo tuo vezzoso, / ad or ad or non molto di sovente; / ma non molto di rado tuttavia / temendo pur che addietro io fossi troppo, / o non pigliassi a caso un'altra via, / o in qualche amico non facessi intoppo. / Quindi arrivata, ancor sul limitare / il piede soffermavi un breve istante: / là t'arrestavi a rapida guardare / s'io pur non ero tuttavia distante; / poscia, fatte le scale in un momento, / al terrazzo accorrendo t'affacciavi; / io ti venivo innanzi lento, lento, / tu col sorriso allor mi salutavi.* *Mentre nel frammento A se stesso, datato luglio 1910, probabilmente i suoi ultimi versi, c'è la leggerezza tenue e ironica di tutta la sua vita:* *Ho compiuti settant'anni, / e son qui pien di malanni / che mi tocca sopportar / con la gran filosofia / di chi altro non può far. / Con la gran filosofia / di chi aspetta d'andar via / per più indietro non tornar. / Disperarsi è tempo perso, / di restare non c'è verso: / devo andare all'ora mia: / dunque andiamo, e così sia.*

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