Stampa Antica Soffitto Castello Torrechiara Angiolo d'Andrea 1920

Valore stimato —97.3

Descrizione

Soffitto nel Castello di Torrechiara Interessante antica edizione, bella stampa a colori, con raffigurato il magnifico pannello decorativo policromo ideato dall'artista Angiolo D'Andrea, per il castello di Torrechiara (a Langhirano, presso Parma), con illustrazione con varia simbologia allegorica e araldica; misura circa cm.34x25 (l'intero foglio, compresi i margini bianchi diseguali); stampa a colori, edita in origine come tavola illustrativa f.t. di una opera specialistica sulle arti decorative, a cura degli editori Bestetti e Tumminelli (Milano); stampa databile alla prima metà del '900 (circa anni '20 ?). Di interesse artistico, araldico, storico locale, collezionistico, decorativo Buona conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, sgualciture e usuali difetti vari marginali o così come visibili nelle immagini allegate; unico foglio impresso al recto verso bianco, ***stampa meritevole anche di essere inserita sotto passpartout ed incorniciata.*** *(le immagini allegate raffigurano alcuni particolari dell'intero foglio, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)* *###* *dal web, wikipedia:* Il **castello di Torrechiara** sorge sulle colline di [Torrechiara](https://it.wikipedia.org/wiki/Torrechiara "Torrechiara"), vicino a [Langhirano](https://it.wikipedia.org/wiki/Langhirano "Langhirano"), a circa 18 km da [Parma](https://it.wikipedia.org/wiki/Parma "Parma"). La sua posizione elevata gli permette di dominare perfettamente la vallata dove scorre il torrente Parma, punto di incontro tra la città e la montagna poco distante. Fin dall'inizio doveva servire non solo come struttura difensiva ma anche come dimora isolata del conte [Pier Maria II de' Rossi](https://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Maria_II_de%27_Rossi "Pier Maria II de' Rossi") e della sua amante, [Bianca Pellegrini](https://it.wikipedia.org/wiki/Bianca_Pellegrini "Bianca Pellegrini") di [Arluno](https://it.wikipedia.org/wiki/Arluno "Arluno"). È considerato un esempio tra i meglio conservati di [architettura](https://it.wikipedia.org/wiki/Architettura "Architettura") dei [castelli](https://it.wikipedia.org/wiki/Castello "Castello") in [Italia](https://it.wikipedia.org/wiki/Italia "Italia") poiché unisce elementi del[medioevo](https://it.wikipedia.org/wiki/Medioevo "Medioevo") a quelli del [Rinascimento italiano](https://it.wikipedia.org/wiki/Rinascimento_italiano "Rinascimento italiano"). Di proprietà dello Stato, è in consegna al [Polo Museale dell'Emilia-Romagna](https://it.wikipedia.org/wiki/Polo_Museale_dell%27Emilia-Romagna "Polo Museale dell'Emilia-Romagna") del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ed è inserito nel circuito dell'[Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza](https://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_dei_Castelli_del_Ducato_di_Parma_e_Piacenza "Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza"). Il castello fu fatto costruire da Pier Maria II de' Rossi fra il [1448](https://it.wikipedia.org/wiki/1448 "1448") e il [1460](https://it.wikipedia.org/wiki/1460 "1460"), sulle rovine di una precedente casaforte del [1259](https://it.wikipedia.org/wiki/1259 "1259"), di cui rimane una sezione del portico nel lato ovest del cortile interno. Il nome deriva dal corrispettivo nel dialetto parmense del verbo torchiare, ovvero pestare e spremere qualcosa in un torchio, infatti la zona è ricca di vigneti e la rocca era il luogo dove si produceva e si immagazzinava il vino e non come vuole una errata convinzione da una nobildonna di nome Chiara I Rossi erano fortemente legati alla corte milanese dei [Visconti](https://it.wikipedia.org/wiki/Visconti "Visconti"). Per questo motivo, Pier Maria venne mandato a Milano per ricevere una formazione culturale e militare: oltre agli studi letterari, si interessò alla [musica](https://it.wikipedia.org/wiki/Musica "Musica"), alla[matematica](https://it.wikipedia.org/wiki/Matematica "Matematica"), all'[astrologia](https://it.wikipedia.org/wiki/Astrologia "Astrologia") e imparò il [francese](https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_francese "Lingua francese"), lo [spagnolo](https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_spagnola "Lingua spagnola"), il [latino](https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_latina "Lingua latina"), il [greco](https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_greca_antica "Lingua greca antica"), l'[arabo](https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_araba "Lingua araba") e l'[ebraico](https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_ebraica "Lingua ebraica"). Si dedicò con grande successo al *mestiere delle armi*, a tal punto che, diventato [capitano di ventura](https://it.wikipedia.org/wiki/Capitano_di_ventura "Capitano di ventura") dei Visconti, riuscì a conquistare innumerevoli territori. A soli 15 anni fu *obbligato* a sposare [Antonia Torelli](https://it.wikipedia.org/wiki/Antonia_Torelli "Antonia Torelli"), figlia dei Signori di [Montechiarugolo](https://it.wikipedia.org/wiki/Montechiarugolo "Montechiarugolo"), per legare le due famiglie confinanti e istituire così un accordo di non belligeranza. Tuttavia a Milano si innamorò perdutamente di Bianca Pellegrini, una dama di corte della duchessa Visconti. Dopo diversi anni di matrimonio e dopo aver avuto dieci figli da Antonia Torelli, quest'ultima si ritirò nel convento di San Paolo a Parma, lasciando la possibilità a Pier Maria di avvicinare Bianca a San Secondo, precisamente a Roccabianca, dove lo stesso cavaliere le fece costruire un castello. Inoltre nel [1448](https://it.wikipedia.org/wiki/1448 "1448") edificò per l'amata anche il castello di Torrechiara. Alla morte di Pier Maria II de' Rossi il castello ebbe diversi proprietari: Pietro di Rohan, Pallavicino, Sforza di Santa Fiora, Sforza Cesarini, Torlonia, Cacciaguerra. Dal [1911](https://it.wikipedia.org/wiki/1911 "1911") il castello di Torrechiara è un [monumento nazionale](https://it.wikipedia.org/wiki/Monumento_nazionale "Monumento nazionale") tutelato dal [Ministero per i Beni e le Attività Culturali](https://it.wikipedia.org/wiki/Ministero_per_i_Beni_e_le_Attivit%C3%A0_Culturali "Ministero per i Beni e le Attività Culturali")ed è aperto al pubblico. Il castello ha riportato danni in seguito al sisma del 23 dicembre [2008](https://it.wikipedia.org/wiki/2008 "2008"). Dopo una parziale chiusura al pubblico è stato completamente riaperto il 27 febbraio [2010](https://it.wikipedia.org/wiki/2010 "2010"). [](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Parma-torrechiara01.jpg)[](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Parma-torrechiara01.jpg "Ingrandisci")Veduta della torre sud-ovest (Torre del Giglio) Il castello era originariamente difeso da tre cerchia di mura: la prima circondava la collina su cui sorge, la seconda proteggeva il borgo e la terza riparava il castello vero e proprio. Per superare ogni cerchio di mura era necessario passare attraverso un ponte levatoio, di cui è possibile intuire la presenza dalle scanalature sul muro sotto cui si passa per accedere al castello. Vi erano in origine anche due fossati, uno a protezione del borgo, l'altro del castello, l'unico visibile ancora oggi. Il fossato è sempre stato asciutto per specifica richiesta di [Pier Maria II de' Rossi](https://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Maria_II_de%27_Rossi "Pier Maria II de' Rossi") affinché chiunque avesse tentato la scalata al castello potesse costituire un facile bersaglio delle guardie e non si potesse nascondere nell'acqua. Le mura erano inoltre costruite su alte scarpate in modo da rendere difficile la scalata ai nemici e resistere meglio ai proiettili delle prime [armi da fuoco](https://it.wikipedia.org/wiki/Arma_da_fuoco "Arma da fuoco") in dotazione ai soldati. Altro sistema di sicurezza perfettamente conservatosi è dato dalle torri quadrate collegate fra di loro da una doppia cinta di mura un tempo merlate e poi coperte dal tetto, che circoscrivono il cortile interno o Corte d'Onore. La torre di San Nicomede si trova sopra l'omonima cappella dove pare vi siano le tombe vuote di Pier Maria Rossi e Bianca Pellegrini. Da qui si può osservare tutta la valle del Parma verso Langhirano. A Ovest guarda invece la torre del Giglio, ed è così chiamata perché vi si trova lo stemma di Bianca Pellegrini. La torre che guarda ad est è invece detta torre della Camera d'Oro perché lì è situata la stanza omonima. A Nord si trova la torre più alta, il [mastio](https://it.wikipedia.org/wiki/Mastio "Mastio"), detta torre del Leone, dallo stemma nobiliare della famiglia dei Rossi. Da queste torri, grazie a feritoie e caditoie, potevano essere lanciati detriti e acqua bollente. Inoltre, sembra che le altezze delle torri e delle [cortine murarie](https://it.wikipedia.org/wiki/Muro_di_cortina "Muro di cortina") nascondano relazioni proporzionali, rapportabili alle armonie musicali, ispirate alla [geometria](https://it.wikipedia.org/wiki/Geometria "Geometria")[pitagorica](https://it.wikipedia.org/wiki/Pitagora "Pitagora") e ai concetti filosofici che influenzarono l'arte del Rinascimento. Lasciato l'esterno rivestito di mattoni, tipico dell'architettura castellare dell'Italia centrale, si raggiunge l'interno dove le sale sono affrescate a [grottesche](https://it.wikipedia.org/wiki/Grottesca "Grottesca"), stile divenuto poi in uso comune tra la fine del [XV secolo](https://it.wikipedia.org/wiki/XV_secolo "XV secolo") e l'inizio del [XVI secolo](https://it.wikipedia.org/wiki/XVI_secolo "XVI secolo"). Dopo il [1575](https://it.wikipedia.org/wiki/1575 "1575") gli Sforza di Santa Fiora trasformarono la geometria del [maniero](https://it.wikipedia.org/wiki/Maniero "Maniero"): fecero costruire le due ampie [logge](https://it.wikipedia.org/wiki/Loggia "Loggia") panoramiche affacciate sul [torrente Parma](https://it.wikipedia.org/wiki/Parma_\(torrente\) "Parma (torrente)"), abbassarono le mura difensive, allargarono porte e finestre, trasformarono gli spalti in frutteti e giardini pensili, accentuando la funzione residenziale del castello. È in questo periodo che Sforza Sforza di Santa Fiora fece realizzare i primi affreschi del Cinquecento. A completarli sarà l'erede Francesco ([1562](https://it.wikipedia.org/wiki/1562 "1562")\-[1624](https://it.wikipedia.org/wiki/1624 "1624")) che incaricò Cesare Baglione di ricoprire tutte le stanze di affreschi a grottesche. [![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/56/Torrechiara_castle_fresco_%28Italy%29.jpg/220px-Torrechiara_castle_fresco_%28Italy%29.jpg)](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Torrechiara_castle_fresco_\(Italy\).jpg)[](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Torrechiara_castle_fresco_\(Italy\).jpg "Ingrandisci")Affresco al castello di Torrechiara[![Affreschi delle sale interne del Castello di Torrechiara](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/8e/Affreschi_delle_sale_interne_del_Castello_di_Torrechiara0.jpg/220px-Affreschi_delle_sale_interne_del_Castello_di_Torrechiara0.jpg)](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Affreschi_delle_sale_interne_del_Castello_di_Torrechiara0.jpg)[](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Affreschi_delle_sale_interne_del_Castello_di_Torrechiara0.jpg "Ingrandisci")Affreschi delle sale interne del Castello di Torrechiara[![Affreschi delle sale interne del Castello di Torrechiara](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2a/Affreschi_delle_sale_interne_del_Castello_di_Torrechiara4.jpg/220px-Affreschi_delle_sale_interne_del_Castello_di_Torrechiara4.jpg)](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Affreschi_delle_sale_interne_del_Castello_di_Torrechiara4.jpg)[](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Affreschi_delle_sale_interne_del_Castello_di_Torrechiara4.jpg "Ingrandisci")Affreschi delle sale interne del Castello di Torrechiara[![Affreschi delle sale interne del Castello di Torrechiara](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e2/Affreschi_delle_sale_interne_del_Castello_di_Torrechiara1.jpg/220px-Affreschi_delle_sale_interne_del_Castello_di_Torrechiara1.jpg)](https://it.wikipedia.org/wiki/File:Affreschi_delle_sale_interne_del_Castello_di_Torrechiara1.jpg)[](https://it

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